Biella
L’anno del rispetto inizia male
Ecco “Pensieri e Parole”, la rubrica curata da Vittorio Barazzotto
Tre auto incendiate a Biella e botti a profusione in tutta la provincia.
Nel Biellese il Capodanno è stato festeggiato a suon di petardi e fuochi d’artificio, con il cielo illuminato a giorno, come nelle immagini della guerra, quella vera, che evidentemente non ci suscita grandi emozioni, se vogliamo riprodurla a casa nostra per divertimento. Il giorno dopo, le strade erano piene di scarti e di residui delle esplosioni, nonostante una serie di divieti che ogni anno diventano sempre più disattesi.
L’andamento nel nostro territorio è analogo a quello nazionale: la voglia di botti aumenta di anno in anno, nonostante una campagna di sensibilizzazione sugli effetti che questi hanno sulle persone, sulle cose e sugli animali, specialmente quelli selvatici.
Tanti proprietari di cani e gatti hanno assistito allo shock nei loro amici animali, che si sono rifugiati spaventati in qualche anfratto della casa, altri hanno fatto ricorso a tranquillanti preventivi per sedarli.
E’ evidente che una fascia della popolazione sia sempre più lontana dall’idea di comunità e che conta solo il soddisfacimento di una propria pulsione, come se gli altri non esistessero. Non sono certo i divieti che possono invertire la rotta; manca una cultura basata sui valori e genitori che non sanno dare il buon esempio ai propri figli.
Mentre una parte di noi ha sempre maggior consapevolezza della tutela dell’ambiente, un’altra sta regredendo e si sta inselvatichendo. Che l’uomo sia la razza superiore è sempre più difficile da sostenere.
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Luigi
9 Gennaio 2025 at 18:13
Sarebbe sufficiente vietare la vendita dei “botti” indifferentemente dalla loro esplosione, sanzionare pesantemente i commercianti che non rispettano le ordinanze. Intatti i botti vengono fabbricati sempre dalle solite ditte, cinesi o clandestine. C’è ne accorgiamo solo quando esplodono.