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Pensieri e parole

Il fotovoltaico ruba campi agli agricoltori biellesi

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Tanti soldi, poca sanità

BIELLA – La disponibilità energetica è una delle grandi sfide che dobbiamo affrontare nel nostro Paese. L’energia solare contribuisce a soddisfare questa esigenza ed è è incentivata dallo Stato, in vista del raggiungimento di obiettivi europei di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili.

Nel Biellese, negli anni, abbiamo visto crescere in modo significativo questa tecnologia, che, necessitando di grandi superfici, spesso viene installata in campi agricoli. E qui nasce il problema. Liberi e incolti o riconvertiti, i campi sono molto ambiti per questo nuovo utilizzo e, ad esempio, tra Vigliano e Valdengo per non parlare di Santhià, sono molto grandi le superfici coinvolte in progetti in fase di realizzazione.

Il grido di allarme ( poco ascoltato) nel mondo agricolo: dal piccolo coltivatore diretto al grande risaiolo, dall’allevatore a chi va cercando a fatica un terreno per fare fieno, si sta allargando sempre di più col rischio di minare un mondo che invece meriterebbe di essere valorizzato.
Certo che c’è la necessità di potenziare questa forma di produzione di energia, ma è razionale ricoprire le aree naturali con i pannelli fotovoltaici? In più non ci sono a oggi garanzie sufficienti affinché in alcuni casi entrambe le funzioni: agricola e produttiva di energia, possano convivere.

Possibile che non si riesca a comprendere che non possiamo più permetterci di consumare altro suolo, e che ci sono collocazioni migliori, magari implementando il ricorso alle grandi e vaste aree industriali dismesse che potrebbero essere riconvertite così si migliorerebbe anche l’impatto estetico di molte strade del Biellese.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    22 Gennaio 2024 at 8:34

    Ecco perchè è imperativo tornare al nucleare, quello dei sistemi modulari SMR. L’Italia è da sempre tra le Nazioni più avanzate al Mondo in fatto di ricerca sul nucleare, nonostante il referendum farsa che i politicanti di un epoca passata usarono per scaricare sul popolino ignorante la decisione se abolire o meno le centrali nucleari (nonostante le nostre fossero le MIGLIORI di tutto il Continente, superiori anche a quelle Americane). Smetterla di sprecare terreno per costruire “fattorie solari” è importantissimo e se proprio si vuole sfruttare il sole, occorre riconvertire i tetti di tanti stabilimenti abbandonati che appestano il Biellese, scheletri di un passato industriale morto e sepolto e che non tornerà mai più.

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