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Pensieri e parole

Il Biellese su un binario morto

Ecco “Pensieri e Parole”, la rubrica curata da Vittorio Barazzotto

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Era il 2016 quando, grazie ad un lavoro di squadra (rarità da queste parti), si era concordato di progettare e finanziare l’elettrificazione della linea Biella – Santhià. Dieci milioni di euro iniziali. Il progetto invece della Biella Novara veniva rinviato per gli alti costi. Nello stesso lustro 2014/2019, inoltre, la Regione investì più di 40 milioni su entrambe le linee verso Santhià e Novara per rinnovare i binari e sopprimere qualche passaggio a livello lungo il tragitto. Ero consigliere regionale e con Unione Industriale, Regione, Provincia e Comune avevamo fatto un passo importante nella direzione giusta, quella che poi è stata persa negli anni successivi, perché i treni, oggi, non forniscono un servizio accettabile e alle disfunzioni locali si sommano quelle sulla linea Torino Milano.

I ritardi si accumulano, i biglietti inspiegabilmente aumentano e non sappiamo se qualche esponente politico si ponga, ancora, il problema di alleviare i disagi dei viaggiatori, dagli studenti che perdono gli appelli sino ai lavoratori che mancano i loro appuntamenti.

Chi viaggia, dopo anni di promesse incompiute, non ha più fiducia e non trova la forza di credere che sia possibile un miglioramento dei trasporti. Il risultato è un incentivo ulteriore ad abbandonare il Biellese, sempre più isolato da tutte le vie di trasporto.

Se mancano queste basi, non può essere credibile la politica quando promuove un rilancio turistico o progetti inverosimili di marketing del territorio. La debolezza della politica si avverte ora più che mai, vista l’eccezionale fase di allineamento di schieramento, a tutti i livelli istituzionali.

La colpa maggiore è stata quella di perdere le opportunità che erano state costruite con tenacia, con il risultato di essere tornati indietro di anni.

Troviamo la forza di crederci ancora e di chiedere, anzi pretendere, di non essere condannati a vivere ai margini di un binario morto.

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