Pensieri e parole
Aurelio Giampaoli, il dovere di non dimenticare
La rubrica di Vittorio Barazzotto
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Aurelio Giampaoli è stato un vigile del fuoco che, durante gli anni del servizio militare, morì a soli 21 anni, più di 50 anni fa, durante un’operazione di spegnimento di un incendio a Lessona.
E’ stato ricordato martedì scorso durante la cerimonia con cui gli hanno intitolato la caserma di Biella e la scelta della comandante ha consentito a molti di noi di conoscere il sacrificio di un ragazzo che non tornò più a casa a riabbracciare la figlia.
La trama su cui si costruisce una comunità è la sua storia e il saper mantenere la memoria delle persone che l’hanno costruita è un dovere civile delle istituzioni. Nel Museo del Territorio esiste una sezione che racconta i personaggi illustri locali, molti di questi li conosciamo solo per le vie o per le piazze, nulla di più.
E’ necessario continuare ad alimentare la nostra memoria e questo giornale fa la sua parte con la rubrica del mercoledì “Lei non sa chi sono io” curata da Edoardo Tagliani, che racconta storie che abbiamo scordato, talvolta che non abbiamo mai nemmeno conosciuto, di persone che hanno lasciato un’impronta del loro passaggio.
Non si tratta di ricordare sempre e solo personaggi che sono immortalati nei libri di storia, ma anche di onorare persone a cui dobbiamo gratitudine perché hanno fatto bene il loro lavoro. Vorrei che la prossima cerimonia di intitolazione fosse dedicata a Sante Geromel, che evitò molte vittime dalla caduta del ponte della tangenziale nel 1993. Un eroe!
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