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Biella

Abbasso la diga

Ecco “Pensieri e Parole”, la rubrica curata da Vittorio Barazzotto

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Si torna a parlare della diga sulla Valsessera, dopo che il Consorzio di Bonifica della Baraggia ha richiesto una proroga al progetto per la sua realizzazione, basato su una Valutazione d’Impatto Ambientale datata, risalente a più di 10 anni fa, che non rappresenta più le condizioni ambientali e climatiche attuali.

La contrarietà alla diga non è una posizione di principio, ma si fonda su ragioni oggettive. In quella zona una diga già c’è e la sua manutenzione costa; i flussi idrici del Sessera sono calati negli ultimi anni e il nuovo invaso dovrebbe servire prioritariamente l’agricoltura, in particolare le risaie, così fortemente assettate d’acqua da farci chiedere quanto potranno essere sostenibili nel prossimo futuro e non possiamo dirci che sarà una diga a contrastare il cambiamento climatico.

Spendere quasi 500 milioni per l’opera, di cui 40 solo per il progetto, nel contesto attuale è una follia. Servirebbero meno soldi per manutenere le reti degli acquedotti, per evitare le tante dispersioni d’acqua (di cui non si riescono ad avere dati precisi, chi sa perchè?) e per pulire gli invasi presenti. L’acqua è il bene più prezioso che abbiamo e dobbiamo preservarla, non sprecarla.

Anche lo spettacolo politico al quale stiamo assistendo per la gestione delle acque a livello interprovinciale, da parte dei comuni e delle province, dimostra una rincorsa a gestire il potere, sfruttando il nostro oro blu e a questo punto è legittimo supporre che attorno a questa querelle aleggiano interessi economici e privati, a discapito di quelli pubblici, che dovrebbero rappresentare una priorità assoluta.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    25 Marzo 2025 at 8:19

    Ecco un altro facinoroso dell’ignoranza e del regresso (al contrario del progresso). La diga è un progetto essenziale, frignare sulla falsa riga dei falliti del tavo burat serve solo a rendervi ridicoli.

  2. Bruno

    25 Marzo 2025 at 22:40

    costruire una diga che rimarrà a secco con il cambiamento climatico non è di destra né da sinistra è da ignoranti

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