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A Biella non manca il lavoro

Ecco “Pensieri e Parole”, la rubrica curata da Vittorio Barazzotto

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A Biella manca il lavoro. Ce lo diciamo da anni, ma quello che si nota oggi è che mancano lavoratori. Non c’è settore economico che non lamenti la scarsità di mano d’opera, più o meno specializzata. Dal comparto industriale a quello dei servizi, la ricerca di personale è una priorità e la sua scarsità incide con le possibilità di crescita economica e sociale del territorio.

Ad esempio, nelle RSA, le residenze per i tantissimi anziani presenti nel Biellese, il personale è insufficiente e quello in servizio è sotto pressione. Chi gestisce un’attività artigianale sa quanto sia complesso reclutare nuovi giovani lavoratori e quanti rinuncino alla possibilità di un posto per non avere compromesso il proprio tempo libero.

Nel nostro distretto , che si sta rilevando meno operoso del passato, si è persa la cultura del lavoro e per soddisfare le esigenze di impiego sono una risorsa preziosa gli immigrati, che sostengono in maniera importante la nostra economia. Questa condizione, proiettata nel prossimo futuro, comporterà sempre di più l’allontanamento dei lavoratori più formati dal biellese, una necessità in crescita di lavoratori meno specializzati, soprattutto per i servizi di assistenza e un impoverimento della struttura industriale.

A Biella, però, la situazione è ancora più delicata che in altre zone del nord Italia per la mancanza cronica dei collegamenti. Una stagnazione lavorativa incoraggia un circolo vizioso; lo vediamo ogni giorno con la condizione dei trasporti locali, sempre più ingessati, o con il numero di posti vacanti nell’ospedale o in altri servizi pubblici, di cui ci ricordiamo solo quando ci scontriamo con le inefficienze dovute alla scarsità di personale.

Ci vuole una formazione, che non riguardi solo la scuola, ma che ci sia una spolverata al concetto della cultura civica, sancita dall’art. 2 della nostra Costituzione.

In sostanza “la Repubblica, riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, […] ma richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.

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1 Commento

1 Commento

  1. Schifata

    12 Novembre 2024 at 2:52

    A BIELLA C’È LAVORO????????
    C’É SOLO CARTELLO ANTEO:SOTTOPAGATI E CON MANSIONI CHE NON PUOI FARE:ASSISTENTI FAMIGLIARI CHE EFFETTUANO PRATICHE INFERMIERISTICHE E MEDICHE.ESPOSTO PRESSO ISPETTORATO DEL LAVORO BIELLA,ESPOSTO PRESSO PROCURA BIELLA,ESPOSTO PRESSO CARABINIERI BIELLA,ESPOSTO PRESSO PREFETTURA BIELLA,ESPOSTO PRESSO SINDACO BIELLA………🤮

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