Biella
“X-mas”, il Ricetto e il presepe meccanico
Ecco “Pausa Caffè”, la rubrica settimanale di Giorgio Pezzana
E così, giorno dopo giorno, ci stiamo approssimando a un nuovo Natale. Tra gli isterismi di chi nella luminaria che recita “Happy X-mas” ci vede i fantasmi della decima Mas e il clamoroso successo del Borgo di Babbo Natale, che al Ricetto di Candelo pare abbia fatto registrare circa 50mila presenze.
A proposito di “X-mas”, forse è opportuno ricordare che si tratta di un’abbreviazione della parola inglese Christmas, cioè Natale e che quindi, al di là dei pruriti di qualcuno, rientra nel lessico augurale natalizio della frase “Happy Christmas”, cioè Buon Natale. Però, anche al buon sindaco di Biella vorrei dire… la lingua italiana è una delle più belle del mondo e il suo partito di riferimento fa del patriottismo una delle sue bandiere, perché non fare una luminaria con un sano “Buon Natale” che, quanto meno, non possa indurre qualcuno ad ossessionanti allarmismi?
Fortunatamente di tenore ben diverso è stato il successo del Borgo di Babbo Natale che, anno dopo anno, porta al Ricetto di Candelo un numero crescente di visitatori. Quest’anno si parla di 50mila presenze nel cinque week-end che hanno visto le rue del borgo medievale animarsi di luci, colori, banchetti, musica e allegria. Innumerevoli sono stati i bimbi che hanno lasciato le loro letterine a Babbo Natale, rinnovando sogni e desideri che la manifestazione di Candelo ogni anno sempre più riesce a suscitare. Tutto molto bello e coinvolgente, ma perdendoci nello splendore di abeti decorati e luminosi o nella corsa sempre più forsennata ai regali, che ci portano ad invadere le strade e i centri commerciali, non dobbiamo perdere di vista il vero senso di questa ricorrenza.
E forse quel senso, al di là di quanto possiamo avvertire dentro di noi, lo possiamo ritrovare al cospetto del presepe meccanico di Fratel Amilcare che, dopo quattro anni, è stato riallestito all’Istituto “Belletti Bona” di Biella. E’ un capolavoro di artigianato e di ingegno che il religioso avviò, ancor giovane, lontano da Biella, per poi ricollocare questa sua meravigliosa creatura, per molti anni, all’Istituto La Marmora. Quella testimonianza di fede oggi è nuovamente esposta al pubblico, nel 110mo anniversario della nascita di chi la realizzò con amore e passione.
E’ la rappresentazione della Natività più semplice e più incantevole, quella che ogni anno riaccende la magìa di quel Mistero, condividendola con chiunque ne voglia essere parte. Buon Natale.
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