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Biella

Quei cheyenne di Salussola

La rubrica “Pausa Caffè”, curata settimanalmente sul giornale da Giorgio Pezzana

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Dunque, alla fine, nel Biellese verrà realizzato un impianto per lo stoccaggio dell’amianto. Lo si realizzerà a sud della provincia, a Salussola, incuranti del parere degli abitanti del luogo e delle proteste levatesi, in tempi e modi diversi, da tutto il territorio. Molto più defilati i politici i quali, più che contrari o contrariati, appaiono imbarazzati.

E’ l’imbarazzo di chi sa che sta facendo qualcosa di poco bello, qualcosa che non tiene conto del parere avverso di un’intera comunità, qualcosa che prima o poi ci diranno: “ce lo chiede l’Europa” sfilandosi da responsabilità che è difficile accollarsi, facendosi scudo, come tante altre volte, dietro a un presunto parere europeo di cui non frega nulla a nessuno.

A volte ci si sente come in una riserva indiana dove per avere il diritto di esistere si devono accettare le prepotenze altrui. Lance Henson, un poeta cheyenne che mi onora della sua amicizia, l’ultima volta che lo incontrai mi raccontò di avere partecipato, solo poche settimane prima, a una manifestazione di protesta contro il Governo degli Stati Uniti che aveva autorizzato il trasferimento e lo stoccaggio di un ingente quantitativo di immondizia proprio nei territori della riserva dei Cheyenne.

Gli eredi di quel popolo coraggioso, che solo 150 anni prima aveva sconfitto a fianco dei Sioux di Toro Seduto e Nuvola Rossa il generale Custer a Little Big Horn, avevano dato vita ad una clamorosa protesta sdraiandosi sulla strada per impedire il passaggio degli automezzi carichi di rifiuti. Quando incontrai Lance Henson, in Italia per presentare un libro, la protesta era ancora in corso. Credo che non siano riusciti ad impedire il transito degli automezzi ed il trasporto dell’immondizia sui territori a loro assegnati.

Così come le comunità di Salussola e dintorni non riusciranno a impedire la realizzazione di un centro di stoccaggio dell’amianto nel loro territorio, pur avendo manifestato in ripetute circostanze la loro avversione a quel progetto. Perché la democrazia che riconosce il diritto di scelta alla maggioranza, funziona solo nella misura in cui l’opinione della maggioranza coincida con gli obiettivi di chi si destreggia tra denaro e affari. Diversamente, è solo l’opinione di chi non capisce e se non capisce non merita considerazione. Ce lo insegna l’Europa, anche dopo le consultazioni più recenti.

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7 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    12 Settembre 2024 at 8:38

    PER FORTUNA non si ascoltano le lagne e le frignate fatte da piccole parti delle comunità (e non da centinaia di migliaia di residenti) e si da retta ai pareri di tecnici e scienziati che hanno già più e più volte espresso parere positivo nei confronti dell’impianto di stoccaggio, proprio perchè verrà realizzato da una azienda leader del settore, che ha ben presente la pericolosità del materiale e sa MOLTO BENE come trattarlo. Qui siamo davanti all’ennesimo caso che sale alla ribalta grazie alla gretta ignoranza dei “no a tutto”, tra i quali abbiamo i no tav, i no tap, no pedemontana, no centrali nucleari, no eolico, no fotovoltaico, no oil, no termovalorizzatore, no diga in valsessera e un sacco di altri no, TUTTI figli della più gretta ignoranza e della propaganda di sinistra. PER FORTUNA questa gentaglia non ha alcun potere, perchè in democrazia vince ancora la maggioranza e la maggioranza dei cittadini e le istituzioni schierate con la parte sana della politica hanno detto SI a questo impianto che porterà benefici a tutti. Finitela di fare polemiche sterili e costruiamo tutto quello che serve, dove serve. Non vi sta bene? C’è tanto spazio libero in Italia dove potete trasferirvi o tanta Nazioni nel Mondo nelle quali potete andare a vivere, perchè qui in Italia ne abbiamo le palle piene dei “no a tutto”.

    • Ambiente è Futuro

      13 Settembre 2024 at 16:42

      Saranno lieti i Comuni di Santhià, Carisio, Verrone, Cerrione che hanno investito somme ingenti nei vari gradi di giudizio vedersi definiti nei simpatici termini che ha usato. del resto l’aggressività verbale volta a dare epiteti é tipica di chi non ha approfondito i temi, si ripetono a pappagallo 2 comunicati autocelebrativi letti qua e là e via, si crede di potersi permettere certi toni.

      Se la discarica è l’eden che lei descrive, e che evidentemente conosce perché ha esaminato prima la pianificazione in materia di smaltimento rifiuti e poi la pianificazione territoriale a tutti i livelli, deve spiegare a noi frignoni, ignoranti e stru
      entalizzati: come mai a fronte di un piano amianto regionale che individua 600 siti idonei a realizzare discariche per amianto in cave e miniere dismesse, dobbiamo veder sorgere in mezzo alle risaie una collina di rifiuti alta 18 metri? Anzi, 18,60: noi frignoni saremo ignoranti ma il progetto lo conosciamo fin oltre le virgole.
      Da lei intanto attendo almeno di sapere quali sarebbero i benefici. mi accontento anche solo di sentire se conosce il numero clamoroso di nuovi occupati previsti nell’impianto, vediamo se salva le sorti occupazionali del circondario.

  2. Giorgio Cordiero

    12 Settembre 2024 at 11:24

    Premesso che abito lontano dal territorio interessato, non posso fare a meno di constatare quanto il suo approccio sia parimenti ideologico rispetto a quello di chi lei definisce gentaglia.
    Posso essere d’accordo sul fatto che a nessuno piaccia avere nella propria zona un “ qualcosa “ di potenzialmente pericoloso., tuttavia il suo tentativo di sminuire la protesta , declinandola come “ frignata di un’esigua minoranza” la pone sul medesimo piano di coloro che lei evidentemente detesta.
    Finita questa personale, le auguro di non avere mai bisogno di andare a vivere altrove. Ps:dire che è una cosa di sinistra quello che accade è ulteriore miopia da parte sua. Chi le scrive qui e chi ha scritto questo articolo , non lo è di certo

    • Ardmando

      12 Settembre 2024 at 14:24

      E’ stato stabilito in ogni sede opportuna, con supporto di scienza e tecnologia, che non c’è alcun pericolo per ambiente ed esseri umani. E ciò nonostante i piagnistei e le lamentele (lo ripeto, strumentalizzate dalla sinistra COME SEMPRE) sono proseguiti. E’ stato dimostrato alla MINORANZA che il bene comune e la ragione vincono sempre e lo stesso avverrà per il temovalorizzatore e per la diga in Valsessera. Si frignava anche per la Pedemontana e anche in quel caso l’opera sta venendo realizzata nonostante i piagnistei. Lo stesso vale per la TAV, che nonostante i piagnistei di sinistra e anarchici (che sono la sinistra che si vergogna di definirsi tale) sta venendo realizzata. Le minoranze NON hanno e NON devono avere alcun peso in un Paese civile.
      Il suo riferimento a lei e a chi scrive l’articolo come parte della sinistra è una sua invenzione, ma a prescindere dall’essere di sinistra o meno, frignare davanti a opere necessarie, ecco quella è vera miopia. Non le sta bene? Vivo benissimo comunque. Sta di fatto che l’impianto di stoccaggio si farà e questa è l’unica cosa che conta.

  3. Stephan

    12 Settembre 2024 at 14:50

    Le opere che servono, ovviamente vanno fatte, ma le minoranze vanno ascoltate, sempre! Altrimenti non è democrazia ma prevaricazione in ragione di una maggioranza, che, come la storia insegna…Non sempre ha ragione! Se ha la certezza di quello che dice sulla sicurezza dell’impianto, sicurezza nel lungo termine per suolo, falde, ecc. Consiglio a chi lo afferma con tanta certezza di acquistare casa nel territorio designato, poi vedremo se per rivenderla non dovrà regalarla. Come volgarmente si dice, fare i Cul…oni con il sedere altrui è sempre facile.

    • Ardmando

      12 Settembre 2024 at 19:54

      Le minoranze si ascoltano, ma finisce li. Non si fa mai, in democrazia, come vuole la minoranza. Lo stanno capendo a fatica (ma è un problema genetico) i politici delle sinistre nazionali che attaccano in modo ridicolo il governo da quando si è insediato, minacciando questo e quello e battaglie contro questo e quello. Cosa hanno ottenuto? Nulla, come è giusto che sia.
      Organi competenti hanno stabilito la sicurezza dell’impianto che verrà realizzato. Questo è più che sufficiente.

  4. Giuseppe

    13 Settembre 2024 at 11:43

    Ardmando….ne riparleremo fra vent’anni,se era cosi’ sicura!!!🤑🤬

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