Pausa Caffè
Piazzo in affanno: solo colpa degli scatoloni verdi?
Pausa Caffè: i problemi non dipendono esclusivamente dai disservizi dell’impianto
BIELLA – Non ce la può fare. L’ascensore inclinato che ha sostituito la funicolare del Piazzo si conferma una iattura costante ed è forse questa una delle peggiori eredità lasciate dalla Giunta Cavicchioli, a trazione Pd, a questa amministrazione, che non ha comunque saputo porre rimedio al grave disservizio, né ottenere un rimborso per i danni subiti da parte dell’impresa che a suo tempo montò quei due scatolini verdi, sempre fermi.
Nei giorni scorsi, con un po’ di provincialismo, aveva fatto scalpore la notizia che un gruppetto di turisti americani era rimasto bloccato nell’ascensore. Ma chissenefrega se erano americani o assiro-babilonesi. Il fatto è che la funicolare funzionava ed aveva funzionato per decenni, mentre l’ascensore inclinato non ha mai funzionato. Mi sembra però un po’ azzardato, come ha sostenuto qualcuno, affermare che per colpa dei disservizi dei due scatoloni verdi al Piazzo, in tre mesi, avrebbero chiuso i battenti tre attività commerciali. Non credo sia questa la lettura corretta del problema. La realtà è che al Piazzo, in questi ultimi anni, si sono riversate palate di denaro che hanno generato poco e non hanno lasciato nulla.
L’amministrazione comunale, anche in questo caso già quella precedente rispetto alla Giunta Corradino, ha preferito affidare ad una gestione privata l’utilizzo di palazzo Ferrero e l’attuale Giunta, pur se di segno opposto, non vi ha trovato alcun rimedio. Palazzo “Gromo Losa”, mirabilmente restaurato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella quando alla guida vi era Luigi Squillario, è diventata di fatto la sede dell’Accademia “Perosi”.
Palazzo Cisterna è abbandonato a sé stesso da anni, con il colpevole disinteresse della Regione. Manifestazioni di grande richiamo popolare, come “La folle notte” o “Vin, tuma e tumin”, si sono lasciate cadere. Di concerti di musica pop o rock neppure se ne parla (ma del resto non se ne parla neppure a Biella piano). Quali dovrebbero essere dunque a questo punto le grandi motivazioni capaci di spingere frotte di turisti e visitatori al Piazzo? Se a ciò aggiungiamo l’ascensore inclinato che funziona a singhiozzo ed uno Ztl (giusto) restrittivo in giorni ed orari che forse potrebbero essere i più attrattivi, la risposta è evidente. Ma non diciamo che la colpa è solo dei due scatoloni verdi.
Giorgio Pezzana
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Sonia
27 Luglio 2023 at 19:00
partiamo dai milioni buttati x il cambio funicolare vecchia con nuova, gia’ da mettere sotto indagine, il piazzo fa gola a molti (((amici ))), case vuote sempre piu’ , negozi sempre meno, chiusura tempistica perfetta x accelerare la messa all’ asta, gia’ colpiti da crisi economica e covid, risultato : con pochi soldi, diventeranno padroni di un bel posto, potrebbe essere molto piu’ bello e frequentato, comunque ci penseranno poi a farlo tornare agli antichi fasti, unica particolarita’, che forse lo chiameranno BORGO PIAZZO CATANZARO
giulio
28 Luglio 2023 at 0:55
Se tutti fossimo così bravi ad “arrampicarci ai vetri” come certi politicanti, la funicolare diventerebbe del tutto superflua !!!