Le sagre, un patrimonio ritrovato… per forza

BIELLA – A Biella è entrata nel vivo “Bolle di malto”, la grande festa della birra che per alcuni giorni animerà piazza Martiri della Libertà. E’ una rassegna commercial/fieristica di grande richiamo che promuove tante produzioni, perlopiù artigianali e che, per certi aspetti, rappresenta uno degli ultimi momenti di grande aggregazione della stagione estiva, prima della ripresa delle attività e della riapertura delle scuole.

E’ stata, quella che sta finendo, un’estate all’insegna delle sagre, più di quanto non lo siano state le stagioni estive degli ultimi anni, il che rappresenta un dato positivo poiché la grande partecipazione che le ha caratterizzate, è venuta a consolidare tradizioni e ricorrenze che appartengono spesso alla storia di questo territorio.

E’ stata anche la conferma che purtroppo la stretta economica che sta attanagliando il nostro Paese, ha costretto molte famiglie e rinunciare alle vacanze nelle consuete località di mare o di montagna, consigliando un più prudente ripiegamento su soluzioni locali.

E le soluzioni locali non hanno quasi mai deluso le aspettative, garantendo ovunque i due requisiti fondamentali che normalmente attraggono il grande pubblico: il cibo ed il ballo, in contesti in cui la musica è funzionale al ballo e certamente (direi purtroppo) mai fine a sé stessa, ma questo è un altro discorso. Ed anche il cibo racchiude motivazioni, a ben guardare, importanti poiché molte di queste sagre propongono tipicità culinarie che, di tanto in tanto, è bello ritrovare.

E, a conclusione di tutto, il successo ed il moltiplicarsi delle sagre, favorisce anche quei risvolti economici che premiano produttori ed organizzatori del luogo, restituendo tante occasioni di festa per i molti rimasti a casa. Un’estate per tanti aspetti atipica, inserita tra un’emergenza pandemica ed una ambientale, colorata però di quelle tinte un po’ vintage, che non fanno mai male.

Giorgio Pezzana

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