Pausa Caffè
L’Adunata non autorizza nessuno ad approfittarne
Ecco “Pausa Caffè”, la rubrica settimanale di Giorgio Pezzana
L’Adunata nazionale degli alpini, che nel maggio del prossimo anno si svolgerà a Biella, per la città e per l’intera provincia è un onore, un privilegio e un’opportunità. Lo dico da bersagliere e quindi non da “addetto ai lavori”.
Un onore, per quello che gli alpini rappresentano nella storia del nostro Paese, per le pagine gloriose che hanno scritto, per la loro presenza costante ogni qual volta, al di là dei conflitti, l’Italia abbia avuto bisogno del loro apporto. E’ un privilegio e lo dimostra la lunga attesa e le tante insistenze che sono state necessarie per riuscire a portare a Biella questo evento conteso da moltissime altre città. E’ innegabilmente un’opportunità perché l’arrivo di un’ondata di persone stimabile tra le 300 e le 500mila presenze per un intero week-end, rappresenta sicuramente un’ottima fonte di guadagno per tutte quelle attività di accoglienza (alberghi, ristoranti, B&B, affittacamere, bar, pizzerie, trattorie) che operano sul territorio.
Non deve però diventare un’opportunità per ladri e profittatori che sempre in queste circostanze si fanno avanti, sbattendosene dell’onore e del privilegio e cercando solo la bieca speculazione che si fa ghiotta con l’opportunità. Mi spiego meglio: il fatto che pochi giorni or sono, proprio dalle pagine di questo giornale, sia emersa la notizia che al borgo storico di Biella sarebbe stato reso disponibile un alloggio di 50 metri quadri, per due notti e un giorno a 2.231 euro, mi fa vergognare di essere biellese. E la stessa sensazione me la procura la notizia di chi avrebbe messo a disposizione un appezzamento di terreno ove eventualmente collocare tende da campo, sempre per due notti e tre giorni, a mille euro, senza la disponibilità di alcun servizio.
Se questi sono gli effetti del libero mercato, meglio fare una retromarcia istantanea perché qui non si può in alcun modo parlare di mercato, ma di tentati furti. L’Ana di Biella, come mi ha confermato lo stesso presidente, Marco Fulcheri, non entrerà in alcun modo negli accordi economici tra gli alpini che verranno all’Adunata nazionale e coloro che metteranno a disposizione punti di accoglienza, limitandosi a censirli per poi lasciare ai gestori delle strutture e agli ospiti la trattativa. Mi pare assolutamente corretto. Però qualcuno, se non gli alpini, dovrebbe a mio avviso vigilare affinché l’avidità di qualche bieco personaggio non vada oltre la decenza.
Ne va del decoro della città che accoglierà le “penne nere” e della reputazione di una comunità onesta qual’è quella biellese, macchiata da qualche mascalzone.
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Ardmando
31 Ottobre 2024 at 16:32
Comunque vada, sarà un disastro.