BiellaPausa Caffè
Giuste le ambizioni, ma servono i soldi
Ecco “Pausa Caffè”, la rubrica settimanale di Giorgio Pezzana

Non sono solito tornare sugli argomenti che tratto in questa rubrica, ma questa volta gli spunti di riflessione che sono emersi dalla discussa questione che riguarda il Museo del Tessile, mi inducono a farlo.
Credo sia stata assolutamente motivata la preoccupazione di Beppe Anderi allorquando si è chiesto se con il trasloco della Biblioteca dei Ragazzi dalla palazzina Piacenza a via Pietro Micca rimarrà invariata la denominazione della Biblioteca stessa intitolata alla memoria di sua madre, Rosalia Aglietta Anderi. E ritengo abbia fatto bene la vice sindaca Sara Gentile a rassicurarlo, ribadendo che non è mai stata in discussione l’intitolazione di quella Biblioteca. Capisco un po’ meno Anderi quando asserisce che la decisione riguardante il Museo del Tessile sarebbe stata adottata senza un preventivo dibattito. Come ancor meno capisco chi non nasconde la propria delusione asserendo che i locali della Palazzina Piacenza sarebbero troppo piccoli per ospitare un Museo di quell’importanza, il che ridurrebbe l’intera operazione al solito progetto con scarse ambizioni e di poca lungimiranza.
Per quel che riguarda il dibattito, vorrei ricordare che di questo Museo si parla da cinquant’anni ed in questi cinquant’anni sono stati ascoltati i pareri più disparati. Ma, per non perdersi, come troppo spesso accade, nei meandri delle chiacchiere, viene il momento in cui serve un po’ di concretezza e forse questo momento è arrivato. Sulle ambizioni e la lungimiranza, l’osservazione mi consente di andare un po’ oltre.
Mi pongo alcune domande, senza voler fare l’avvocato difensore dell’amministrazione di palazzo Oropa, che non ne ha alcun bisogno: quale altro edificio di proprietà comunale, più ampio e meglio collocato della Palazzina Piacenza, avrebbe potuto essere utilizzato? Le risorse del Pnrr sarebbero state sufficienti per adeguarlo alle nuove esigenze? Non dimentichiamo che, esauriti i soldi del Pnrr, dovrà poi essere l’amministrazione comunale ad occuparsi della gestione della struttura. Ma non basta.
Per far sì che il Museo del Tessile possa avere ambizioni a più ampio respiro (come del resto il già esistente Museo del Territorio), occorrono un Consiglio di amministrazione competente, un direttore qualificato e dotato dei necessari titoli (quindi, per intenderci, non il solito utile possessore di un furgone per carico e scarico di sedie e pannelli) ed un ufficio stampa con rapporti diretti con testate nazionali, specializzate e non.
Tutto ciò ha dei costi, anche piuttosto elevati. Queste risorse ci sono e ci saranno? Diversamente, potremmo dilettarci in rammarichi e congetture per anni, ma non ne verremmo fuori.
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Marco
18 Dicembre 2025 at 19:56
Investire in un Museo è investire in cultura e turismo, esattamente come lo è investire in biblioteche. Ecco che quindi si parla di investimenti e non di spese. Le spese ci sono per qualsiasi cosa, gli investimenti no. Le spese sono soldi persi, gli investimenti (se ben gestiti) hanno sempre un ritorno economico, spesso in più settori, ricadute positive sul territorio e fuori da esso.
.Bruno
18 Dicembre 2025 at 21:06
spendere dei soldi per spostare la Biblioteca per Ragazzi , e inutile lasciamola dov e e investiamo per il Museo del tessile da un altra parte, i soldi del pnrr spendiamoli in modo migliore senza arricchire le tasche dei politici