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Biella maglia rosa dei risparmi

La rubrica di Giorgio Pezzana

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Bollettino di guerra del fine settimana a Biella. Intanto la notizia della scarcerazione del marito dell’influencer Siu, italo-marocchina residente a Chiavazza, appena uscita dal coma, che sta scatenando polemiche a livello nazionale

Biella è al primo posto tra le province italiane “per propensione al risparmio delle famiglie”.

Lo ha stabilito uno studio pubblicato in questi giorni dal Sole24Ore dal quale si evince anche che al secondo posto si colloca la provincia di Vercelli ed al terzo quella di Asti e poi Modena, Varese, Alessandria, Pavia, Novara, Piacenza, Cremona.

Per trovare una delle cosiddette “città metropolitane” occorre scendere all’undicesima posizione, ove si colloca Genova seguita, immediatamente dopo, da Milano.

Si tratta di dati sui quali si potrebbero imbastire infinite riflessioni, con chiavi di lettura positive o negative, a seconda dei punti di vista.I numeri, che come sempre non mentono, dicono però che a Biella la percentuale media del risparmio sul reddito familiare è pari al 15,4 per cento mentre la media nazionale è dell’8,4 per cento.

Nelle province di Ragusa, Crotone e Siracusa, che si collocano in fondo alla graduatoria, la percentuale di risparmio scende al 4,6 per cento.

Con una certa faciloneria si potrebbe anche dire che a Biella si risparmia di più perché ancora si risente della parsimonia insegnataci dal buon Quintino Sella, ma non sfugge di certo il fatto che nelle prime dieci posizioni di questa speciale graduatoria, ben cinque siano i capoluoghi piemontesi.

E’ ovvio che a Milano, ove con uno stipendio di 2.500 euro mensili ci si può permettere a malapena un monolocale (dato del Corriere della Sera di pochi giorni fa), difficilmente i risparmi delle famiglie possono esssere equiparati a quelli di Biella, ove invece il mercato immobiliare è stagnante da anni.

Non è poi trascurabile il dato anagrafico che rivela risparmi maggiori laddove la popolazione è più anziana. E Biella, in quanto ad età media dei suoi abitanti, da tempo è una delle province più vecchie d’Italia.

Il dato positivo è invece rappresentato dal fatto che la percentuale più elevata di risparmi familiari la si rileva (almeno al Nord ed in parte del Centro) nelle province più piccole e se la capacità di risparmio è direttamente proporzionale alla ricchezza, significa che Biella, nonostante i dissesti del comparto tessile degli ultimi decenni, ha saputo mantenere un tenore di vita medio ancora all’insegna del benessere.

Certo, si potrebbe anche obiettare che i risparmi crescono laddove le occasioni di spendere sono poche. Ma questo è un capitolo che potremo riprendere più avanti.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Luigi

    25 Maggio 2024 at 22:45

    È vero che i risparmi arrivano dagli anziani, ma sono quelli che sono riusciti a risparmiare nel passato, oggi purtroppo si assottigliano anche a loro.

  2. Pol

    26 Maggio 2024 at 13:50

    finita la generazione dei 75/80enni ciaone.a schifo finisce.

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