BiellaPausa Caffè
Biella fa bene a “scaricare” l’Atl
Ecco “Pausa Caffè”, la rubrica settimanale di Giorgio Pezzana
Il Comune di Biella si sfila dall’Atl. E fa bene. L’Azienda Turistica Locale in realtà da qualche tempo non era più locale poiché, come per molti altri servizi, si era voluto unificarla a quelle di Valsesia e Vercelli. E un’Agenzia che abbia in carico le realtà territoriali biellese, vercellese e valsesiana (che poi sempre di provincia di Vercelli si tratta visto che la Valsesia è sostanzialmente vercellese), certamente a Biella guarda come alla Cenerentola del trio.
L’Atl di Biella non può più essere oggi un semplice ufficio informazioni, un luogo ove sapere a che ora transita un bus o dove sono ubicati i B&B del territorio. L’Atl deve avere delle potenzialità promozionali forti, dei rapporti con la stampa specializzata assolutamente assidui, personale adeguatamente formato e un direttore di sede non condiviso con altre sedi e che interagisca quasi quotidianamente con tutti i poli attrattivi, siano essi a valenza ambientale, religiosa, storica o sedi di eventi e spettacoli.
Ci fu un periodo in cui l’Atl di Biella, in collaborazione con altre realtà, seppe avere un ruolo importante nello svolgimento di iniziative capaci di portare nel Biellese esperienze promozionali di notevole rilievo (penso, per esempio, all’incontro tra i rappresentanti dei Sacri Monti che si svolse al Santuario di Oropa con ampia partecipazione) con il coinvolgimento di testate giornalistiche di area cattolica di tutt’Italia. Eccellente regista di questi eventi fu Stefano Mosca (che era un direttore e non un presidente dell’Atl di Biella) divenuto poi, non a caso, Direttore Generale della Fiera del Tartufo Bianco di Alba. Una figura dal tratto imprenditoriale che proprio a Biella seppe mettersi in luce senza però trovare la collaborazione che le sarebbe stata necessaria per fare dell’Atl un vero polo del turismo provinciale e regionale.
Poi venne la sciagurata aggregazione delle Atl di Biella, Valsesia e Vercelli, in ottemperanza alla legge Madia, ineluttabile e con la nomina di un presidente vercellese, tutt’altro che ineluttabile, ma che Biella subì. A distanza di poco più di cinque anni possiamo dire che quell’operazione ha di fatto ridotto al lumicino l’Atl di Biella, rendendolo un ente assolutamente marginale, anche rispetto a straordinari eventi come la recente Adunata Nazionale degli Alpini. Da qui la decisione dell’amministrazione di palazzo Oropa di prendere le distanze da un ente agonizzante, completamente asservito alla gestione vercellese e che non è mai riuscito a darsi una personalità propria.
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.Bruno
19 Giugno 2025 at 16:52
penso che nessuna città non ha atl basterebbe mettere persone giuste al posto giusto se no chi viene a Biella per qualsiasi informazione dove si rivolge?
Sandrone
19 Giugno 2025 at 20:53
Ad Internet, dove c’è tutto quello che serve.
.Bruno
20 Giugno 2025 at 12:32
certo da internet dove ci sono tutte le coglionate del mondo.ma siamo capaci di ragionare ? in qualsiasi città c è un atl e fa propaganda ad eventi cerca per dormire dice cosa visitare promuove la città non uno strumento internet freddo e obsoleto, ma un parlare con persone del territorio forse è più coinvolgente, prepariamo locandine con la faccia di del mastro con sfondo rosazza poi una con la faccia tua edi Armando con sfondo bielmonte e così verranno tanti turisti a ridere