Seguici su

Opinioni

Siamo i ragazzi di oggi

Pensieri e parole di Vittorio Barazzotto

Pubblicato

il

Tanti soldi, poca sanità

BIELLA – L’ansia e la depressione portati dalla pandemia hanno indotto il governo precedente a promuovere bonus per l’assistenza psicologica alle molte persone in difficoltà.

Un interessante studio della Fondazione  Cassa di Risparmio di Biella analizza i sintomi di questo disagio psicologico, misurando, tra le altre cose, l’affluenza allo sportello di ascolto per adolescenti e famiglie gestito dall’ASL.  Affluenza che, tra il 2018 e il 2021, è aumentata del 57%; le problematiche in espansione riguardano l’ autolesionismo, la crisi di identità ed il bullismo.

La solitudine non è più un’esclusiva delle fasce di età più avanzate, ora colpisce i giovani che faticano a riprendere la trama degli intrecci sociali, infatti, la frequentazione diretta tra amici si è ridotta del 50%, viceversa il ricorso alle chat ed ai social per comunicare è aumentato del 70%.
La pandemia ha esasperato la dispersione scolastica, soprattutto per i ragazzi provenienti dalle famiglie più disagiate.

Il biellese ha un alto numero di enti dedicati agli interessi dei giovani; tuttavia, risulta carente la strategia di coordinamento tra di loro. La scarsa attrattività e l’ assenza di politiche per trattenere il capitale umano formatosi nelle scuole locali ci penalizzano e ci fanno temere per il futuro, dove il numero di anziani è destinato ad un aumento inesorabile.

Nell’agenda politica del nuovo governo il problema è prioritario, da affrontare immediatamente, mettendo in atto iniziative che intercettino le esigenze dei ragazzi e delle famiglie, allungando i tempi scolastici per interessarli allo sport, alla musica, all’arte, come avviene normalmente in diversi stati dei nord Europa. Basterebbe un “copia e incolla” degli esempi virtuosi di altri Paesi per costruire oggi il futuro delle generazioni più giovani.

 

Vittorio Barazzotto

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *