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Quei lavori potevano essere fatti tranquillamente in due settimane

Pensieri e parole di Vittorio Barazzotto

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BIELLA – Trascorsi tre mesi di chiusura, riapre il ponte della tangenziale e non possiamo gioirne, dopo 90 interminabili giorni di sacrifici per gli automobilisti, per le famiglie e per gli esercizi commerciali che hanno perso profitti e clienti. Quella di aprire più cantieri in contemporanea è una prerogativa di ANAS, che gestisce la programmazione dei lavori dilazionando gli interventi sui vari fronti e dilatando così i tempi dei lavori, infiascandosene dei disagi per i cittadini.

I lavori avrebbero potuto realizzarsi tranquillamente in due settimane e va considerato che gli interventi più importanti, ovvero quelli di consolidamento delle fondamenta, devono ancora iniziare.

Un approccio di questo tipo realizza quelle che in gergo tecnico si chiamano diseconomie di scala, che in questo caso portano allo spreco di risorse pubbliche, avendo lasciato il cantiere deserto per settimane.

L’inerzia nella conduzione dei lavori è stata la dimostrazione della totale assenza di critica da parte delle politica locale e delle alte rappresentanze governative biellesi e se ci sono stati interventi, si sono rivelati del tutto inefficaci. L’unico che merita una menzione è il vice sindaco Moscarola, che si è battuto contro lo strapotere del gestore del cantiere per scongiurare il rischio, che è stato concreto, di non concludere i lavori prima dell’avvio del nuovo anno scolastico.

Speriamo che i lavori di consolidamento della base del ponte inizino presto, anzi no, non dobbiamo solo sperare, ma pretendere la massima solerzia per mettere in sicurezza la struttura. La morale è che questa vicenda accresce la sfiducia per la cosa pubblica e la reazione naturale sarebbe quella di non andare più a votare, ma forse questo potrebbe far comodo a qualcuno, invece annotiamoci nel taccuino quanto abbiamo visto e reagiamo affinché le cose cambino.

Vittorio Barazzotto

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7 Commenti

1 Commento

  1. Simona

    11 Settembre 2023 at 11:15

    penso che anche un bambino delle elementari avrebbe saputo fare molto meglio….non si può asfaltare col sedere così!!!!

  2. Stephan

    11 Settembre 2023 at 12:41

    Non paga mai nessuno nel pubblico per, inefficienza, mal gestione, menefreghismo e assenteismo, spreco di risorse pubbliche, favoritismi nelle assegnazioni di lavori, e compagnia bella.Ci sono sicuramente persone serie che cercano di fare il proprio lavoro, ma se non si fanno mai pagare determinati atteggiamenti con leggi adeguate, e pene, veramente reali, in Italia andrà sempre peggio! Oltre alla frutta, dove già siamo! Manca la serietà d’intenti e di azione, siamo pieni di dirigenti, manager, politici, troppo assopiti da mega stipendi/profitti, e a cui non frega un benemerito bip dei cittadini. Se si ha la pancia piena, poco si riesce a capire le problematiche altrui, e le frasi tanto per…Rendersi empatici, non servono e nessuno, la gente vuole fatti! Votare? Chi? Se non si cambia l’immobilità nel far passare le leggi che possano punire certi atteggiamenti? I buoni intenti, di un singolo, si fermano di fronte al muro dell’auto garantismo e impunità, materia dove i politici, in Italia vanno a braccetto nel fare scudo, al di là di quale nome, simbolo, e nickname si siano scelti.

  3. Ardmando

    11 Settembre 2023 at 16:21

    Ci rendiamo conto che l’intervento principale, quello di risanamento dei pilastri gravemente danneggiati dal tempo, è pianificato dal 2018? E dopo tre mesi di chiusura e disagi (e scuse dell’amministrazione) l’intervento principale NON è stato eseguito e tanto meno è stata prevista una data di esecuzione. Intanto biellesi e non continuano a transitare su quel ponte vecchio e pericoloso, ammalorato da decenni di utilizzo senza manutenzione. La parte più nuova e comunque mal messa è quella che crollò molti anni fa, il resto è fatiscente. Tutti continuano a transitare su un ponte vecchio e malandato al quale è stato rifatto un po’ il trucco per far credere che sia tutto a posto. La memoria va ad un altro famigerato ponte, in una regione vicina, lasciato abbandonato a se stesso, al quale ogni tanto veniva data un po’ di vernice e si rifaceva l’asfalto. Tutti sappiamo bene cosa è successo a quel ponte. E sapendo in che condizioni si trova questo, eviterò di transitarvi. Meditate gente, meditate.

  4. Maurizio

    12 Settembre 2023 at 7:26

    Abbiamo un amministrazione che fa acqua da tutte le parti. il ponte nn è sicuro e come sempre aspettiamo che succeda la tragedia prima di intervenire, tanto chi se ne frega siamo noi cittadini che passiamo e ripassiamo dal ponte, poi succede quello che è già successo su un altro ponte e nn ci sarò nessuno che pagherà per quel menefreghismo che queste persone per nn chiamarli in altra maniera . Noi cittadini di Biella e provincia meritiamo più rispetto e non essere sempre l ultima ruota del carro.

  5. Maurizio

    12 Settembre 2023 at 14:42

    Pessimo lavoro i giunti non sono in piano con il livello dell’asfaltatura . Non pagare sarebbe il minimo considerato i ritardi e i disagi arrecati. Oltre al rifacimento del manto il ponte dobrebbe essere messo in sicurezza sui piloni? si farà quando ? Non si dovrebbe considerare di programmarne la sostituzione con altro nuovo e certamente più sicuro!!

  6. Gianluca Zerbini

    12 Settembre 2023 at 15:07

    ora mi chiedo … le vibrazioni prodotte dagli scossoni piccoli o grandi che siano
    portati dal pane sconnesso faranno male ai pilastri già lesionato…
    e vedremo di belle…

  7. Daniele benazzi

    12 Settembre 2023 at 18:46

    inutile lamentarsi finché si pensa a fare le cazzate a Biella e feste varie bisognava prendere a calci in culo comune assessori e provincia dalla chiusura del ponte

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