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“Ma chi gli ha dato la patente?”

La lettera ironica di un lettore biellese sulle pessime abitudini di alcuni automobilisti all’ombra del Mucrone. Riceviamo e pubblichiamo.

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La lettera ironica di un lettore biellese sulle pessime abitudini di alcuni automobilisti all’ombra del Mucrone. Riceviamo e pubblichiamo.

Già! Chi gli ha dato la patente, all’automobilista biellese?
Una volta, quando si vedeva qualcuno imbranato alla guida, si esclamava: “E’ di Cuneo!”… Perché, per qualche consolidata nomea, evidentemente i residenti nella Provincia Granda dovevano avere qualche problema nel condurre le loro autovetture… Ma oggigiorno, siamo noi biellesi all’onore della cronaca.

Gira quel volante!

Non si vedono forse ormai frotte di guidatori nostrani che, quando devono svoltare a destra, invece di accostarsi al bordo destro della strada e poi ovviamente girare nella direzione voluta… (E NO ! Sarebbe troppo semplice, troppo logico, troppo normale! E loro non sono normali, non vogliono essere prevedibili!) pensano “bene” di spostarsi sulla sinistra, dalla parte opposta a dove devono poi dirigersi? Con il risultato di bloccare il traffico, fare imbestialire chi li segue (ah, ma tanto loro se ne fregano degli altri)… E poi finalmente si
decidono a fare quello che avrebbero dovuto e potuto fare sin da subito: GIRARE IL VOLANTE dalla parte giusta!
E sì, perché evidentemente questa escrescenza rotonda che hanno fra le mani (il volante), risulta loro un qualcosa la cui funzione è incomprensibile. Un oggetto misterioso, che probabilmente scotta; dotato (così pensano…) di proprietà arcane, e che ha bisogno per funzionare (così hanno imparato alla scuola guida ?) di essere prima girato dalla parte opposta, se no si offende, e potrebbe poi rifiutare di girarsi dalla parte giusta.

Datti una mossa!

Poi ci sono quelli che hanno consolidato un metodo infallibile per far imbestialire gli automobilisti che procedono dietro alla loro vettura: il semaforo è verde, ma loro si prendono tutta la calma di questo mondo, e invece di accelerare un poco, rallentano appositamente, fino a realizzare la trappola perfetta: arrivati finalmente al semaforo, loro riescono a passare per un pelo, mentre tutti quelli dietro sono costretti a frenare bruscamente, e ad attendere il prossimo via libera imprecando!

I bulli delle “rotonde”

Costoro (malgrado le rotatorie siano state importate nel nostro Paese ormai da tempo immemorabile) fingono semplicemente di non conoscerne le regole, e cioè: “I veicoli che già si trovano nella rotatoria hanno la precedenza rispetto a quelli che devono ancora entrarvi”.
Va da sé, poi, che chi si approccia alla rotatoria deve anche moderare la velocità. E qui casca l’asino, ovvero il nostro automobilista biellese! Il quale, invece, ha ormai acquisito due comportamenti inscalfibili:
1) Nelle rotatorie che incrocia percorrendo via Lamarmora, la precedenza è sua per diritto divino. Non è infatti (pensa il soggetto) via Lamarmora la strada principale rispetto alle sue intersezioni? E dunque perché mai rallentare?
2) La precedenza alle rotatorie se la prende comunque così: se vede un malcapitato automobilista che si avvicina prudentemente alla stessa, lui accelera per non farlo passare! Perché non può tollerare che un altro gli “passi davanti”. Se poi l’altra auto (in fase di ripartenza) ha già impegnato l’inizio della rotatoria (e dunque avrebbe tutto il diritto di entrarvi), lui sfrutta bullescamente la sua velocità lanciata (anche se è ancora lontano dalla rotatoria) ed accelera ancora di più solo per il gusto di bloccare ancora l’altra auto.

Rispetta le strisce

D’altronde, cosa si può pretendere dal nostro automobilista biellese tipo, che già se ne guarda bene dal rallentare di fronte ad un pedone incauto che ha incominciato l’attraversamento sulle strisce pedonali? Lui ha evidentemente altro da fare che dare la precedenza ai pedoni: come guardare il suo smartphone! Volete forse negare che sia ben più interessante?

Un biellese senza speranze…

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8 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    21 Agosto 2025 at 18:43

    C’è poco da dire per commentare una lettera come questa: il disagio mentale di certi soggetti al giorno d’oggi è a livelli elevatissimi, tale per cui si sente il bisogno di scrivere una cosa del genere, facendo di ogni erba un fascio. Chissà se l’anonimo autore ha mai guidato per Roma o per Milano o Napoli, o peggio ancora, a Parigi. Lo invito a provare. Io lo faccio ogni settimana e posso garantire a questo “scrittore” che Biella è un oasi di felicità al confronto.
    Ma fare polemica, sterile ed inutile, è lo sport cittadino. Nulla di nuovo quindi.

    • steap63

      23 Agosto 2025 at 15:31

      Il lettore ha ragione e il disagio mentale è in coloro che guidano in un certo modo…… vuole altri esempi lei che è un tuttologo sapientone cosi aggiorna la sua casistica: giovani donne (quasi sempre loro) al telefono come se fossero in salotto, motociclisti e scooteristi che se ne fottono del codice stradale (salvo poi piangere se hanno incidenti), anziani e quasi solo loro senza cintura, gente col cane a spasso nell’auto, cretini che guardano il cellulare e non la strada, corrieri che parcheggiano ovunque e sempre al telefono, ciclisti che bucano il rosso o si buttano sulle strisce o contromano, maranza con ebike e monopattini senza casco che cercano di suicidarsi e i vigili? spariti dai radar. Per quanto mi riguarda è meglio guidare per Torino che a Biella….. basti dire che una persona originaria di Napoli aveva paura a guidare per Biella…. e eviti di metterla in politica con uno dei suoi ridicoli siparietti. Stia sereno che Biella non è il centro del mondo anzi di questo passo a breve sarà periferia..

  2. Sonia

    21 Agosto 2025 at 18:57

    biellesi al volante ????? veri biellesi ce ne sara’ 1 su 100….

    • Giuseppe Torri

      22 Agosto 2025 at 8:28

      Hahahahah. Patetica, come sempre, nei tuoi commenti.

  3. Claudio Zegna

    21 Agosto 2025 at 21:35

    vorrei fare presente anche tutti gli automobilisti che entrano nelle rotonde senza segnalare con le frecce in dotazione nelle autovetture dove vogliono andare!!!!

  4. Giuseppe Torri

    22 Agosto 2025 at 8:30

    Il grosso problema sono le patenti rinnovate a chi ha più di 75 anni e non è chiaramente in possesso di riflessi e lucidità mentale per condurre un’automobile. Di anziani che fanno le peggio cose, incluso imboccare al contrario le rotonde, ce n’è ovunque. Compresa Biella.

    • Bruno

      22 Agosto 2025 at 13:31

      mi spiace contraddirti ma anche i giovani entrano nelle rotonde senza mettere le frecce così tu non sai dove vanno, senza contare gli imbecilli che arrivano a tutta velocità , senza contare che in via Ivrea se ti fermi per fare passare un pedone arriva l automobilista che ti supera a destra non capisce perché ti sei fermato e non anno 75 anni ma fretta

      • Giuseppe Torri

        22 Agosto 2025 at 18:54

        A prescindere, visti i recenti casi di cronaca, dopo i 75 anni i controlli per il rinnovo della patente devono diventare molto molto più severi, coinvolgendo un geriatra per le opportune prove logico cognitive.
        Poi va da se che il sistema “patente” in Italia fa schifo e andrebbe riformato da cima a fondo.

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