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Opinioni

Il senso unico della politica locale

Pensieri e parole di Vittorio Barazzotto

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BIELLA – I lavori sul ponte della tangenziale di Chiavazza sono prioritari, non vi è alcun dubbio.

La loro programmazione mette però in luce le falle del sistema; gli interventi sono stati più volte rimandati e questo ritardo non consente oggi di dilazionare nel tempo le operazioni per minimazzare i disagi agli automobilisti.

La soluzione pensata è un’alternanza di viabilità a senso unico, che provocherà disagi ed estenuanti code.

Inoltre va considerato con realismo che le tempistiche dichiarate da ANAS difficilmente saranno rispettate quando si aprirà il cantiere, per cui ci aspettiamo slittamenti dei termini oggi preventivati. I biellesi si meritavano di meglio, soprattutto per la rappresentanza politica a livello regionale e governativa all’apice della sua storia.

Preoccupa il silenzio delle opposizioni, che abbracciano la proposta dell’alternanza del senso unico, ancorandosi ad un’interpretazione rigida della normativa, che potrebbe essere derogata, magari approfondendo la possibilità del mantenimento di due corsie, considerando il disagio che provocherà alle persone la pesante interruzione della viabilità.

In questa situazione di rassegnazione istituzionale, che non sa più guardare a quello che succederà domani, non si coglie nemmeno l’occasione per progettare un nuovo attraversamento sul Cervo, che consentirebbe, in caso di ulteriori lavori di manutenzione, di non bloccare la viabilità ed, in condizioni ordinarie, di alleggerire il traffico sul ponte. Nulla, tutto tace e scorre inesorabile verso la soluzione debole ed insufficiente che è stata prospettata. I biellesi sapranno chi ringraziare per questo servizio e questo supplizio a cui saranno presto sottoposti.

 

Vittorio Barazzotto

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2 Commenti

1 Commento

  1. elena rossetti

    23 Gennaio 2023 at 8:33

    Non avrei saputo descrivere meglio il mio personale pensiero e disappunto

  2. Giorgio Martini

    25 Gennaio 2023 at 11:38

    Quel ponte è figlio delle logiche contorte del passato, che stabilivano che un ponte debba essere costruito con i piloni che sorgono dal letto del fiume, ossia la prima regola per il disastro garantito o per ingenti costi di manutenzione. E quel ponte il disastro lo ha già vissuto, ma invece di abbatterlo e costruirne uno sospeso (come fanno nelle Nazioni più civili della nostra) lo hanno rabberciato allo stesso modo. Ma per lo meno avevano costruito un passaggio alternativo. L’amministrazione fallimentare che governa la città è caduta anche su questo punto, preferendo mesi e mesi di disservizi per il traffico cittadino (considerando quanto è ben servita Biella dal punto di vista stradale e ferroviario) con un ponte a senso unico e il resto del traffico che andrà ad intasare Chiavazza e Candelo. Ottima scelta da perdenti, ma non sono affatto meravigliato.

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