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Gioco d’azzardo, il dramma nascosto

Pensieri e parole di Vittorio Barazzotto

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BIELLA – Nel 2022 in Piemonte il giro d’affari del gioco d’azzardo è stato di 8 miliardi di euro, con un’incidenza di circa 6000 euro a giocatore. Questo dato rende la nostra regione la prima in Italia.

Nel 2022 in Piemonte il giro d’affari del gioco d’azzardo è stato di 8 miliardi di euro, con un’incidenza di circa 6000 euro a giocatore. Questo dato rende la nostra regione la prima in Italia per l’espansione dell’azzardo dopo la regressione subita negli anni della pandemia.

La liberalizzazione concessa nel 2021 dall’attuale giunta regionale, ha fatto ricadere nella ludopatia gli astinenti, che hanno ritrovato nei bar sotto casa le slot machine che li avevano rovinati.

Molti cittadini e alcuni comuni piemontesi hanno sostenuto una proposta di modifica dell’attuale regolamentazione del gioco, al fine di ridurne gli effetti devastanti sulle persone, esattamente come fece la giunta Chiamparino che, per salvaguardare le vittime dell’azzardo e i loro familiari, promulgò una legge di contrasto alla ludopatia. Fu una scelta impopolare, che scontentò molti esercenti e che condizionò parecchio il risultato elettorale successivo.

Tutti sanno che l’azzardo rappresenta un ottimo strumento per “lavare” il denaro e la ‘ndrangeta,

che in Piemonte ha una presenza e significativa, lo sa bene. Fa precipitare le famiglie che hanno al loro interno componenti vittime di questa sciagura, in una sorta d’inferno e aumenta la spesa socio-sanitaria a carico dello Stato, che deve curare le vittime.

In questi giorni la proposta di modifica della legge attuale è stata bocciata dalla Regione, che tuttavia ha promesso di avviare campagne di sensibilizzazione per il contrasto al gioco patologico, con la tipica ipocrisia dello stato che cura gli effetti di quello che non ha avuto la convenienza di contrastare. Vista però la scarsa indignazione che dovrebbe invece destare il fenomeno del gioco d’azzardo, un colpo di telefono all’ufficio marketing dell’Esselunga, io lo farei!

 

Vittorio Barazzotto

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