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Funicolare chiusa, doloroso come la prima vuelta
Lo storico ristoratore Benni Possemato ha affidato a Facebook le sue riflessioni e un paio di proposte e suggerimenti sulla gestione del servizio di bus sostitutivo
Il commento – e le proposte – pubblicato su Facebook da Benni Possemato, storico ristoratore del Piazzo.
La nostra storica funi chiuderà con un programma al buio, dal primo di settembre , subito dopo la Vuelta di Spagna.
E non è la prima volta dal 1886.
Nella mia vita svolgo attività di oste (tra l’altro proprio di fronte alla stazione di monte). Non sono un progettista di prototipi a traino, un tecnico manutentore e men che meno il Sindaco di Biella che ha ponderato legittimamente la chiusura dell’impianto fino a data da destinarsi.
Perché i Sindaci passati presenti e futuri non sono frutto di intelligenze artificiali, possono sbagliare, ma mai in malafede o per nocumento alla propria comunità e quando sbagliano sono sempre stati gli elettori a sottolinearlo con la matita.
Così fu per Gentile, per Cavicchioli, per Corradino e così sarà per Olivero se, come temo ma spero con tutto me stesso di sbagliarmi, chiude la ex funicolare al buio e senza una soluzione nel cilindro.
Ma da oste sono qualificato per osservare il bicchiere mezzo pieno e al posto di bermelo alla goccia per dimenticare le disgrazie dell’impianto e delle sua inevitabili ripercussioni per residenti, i pochi commercianti che resistono e tutti i fruitori del borgo medioevale, cerco di guardare avanti e nell’immediato leggo sui media locali di un servizio bus sostitutivo credo a pagamento: 1 euro a ticket.
In costrutto propositivo mi permetto sottovoce un paio di suggerimenti all’assessore competente frutto di ampia esperienza di bus sostitutivi a Biella Piazzo (Piazza Cucco, ahimè è sempre stata capolinea):
1. L’utilizzo di un bus a portata ridotta, sempre il medesimo e possibilmente ELETTRICO.
2. Lo studio di un circuito AD ANELLO che sposi il centro città da via Pietro Micca e via La Marmora e attraversi il quartiere Piazzo da sud a nord o viceversa, in loop.
3. Almeno due fermate nel borgo storico, più una al parcheggio di attestamento del Bellone e un’altra al parcheggio a valle della funicolare.
4. Se ci sarà un ticket di un euro (costo biglietto che mi ha sempre visto favorevole perché i servizi si pagano), coinvolgere tutti i commercianti del borgo per sondare la disponibilità a scalare ai propri clienti il costo del biglietto dal conto, magari offrendoci la possibilità di acquistare blocchetti ticket da omaggiare a prezzo calmierato.
5. Per ora, in assenza di un prossimo comitato di quartiere, coinvolgere residenti e commercianti del Piazzo in assemblea pubblica per concordare orari, giorni e percorso del servizio bus.
6. Questo quartiere è un mio piccolo mondo, è fermo dove sono nato, se serve ci sono sempre.
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Ardmando
24 Agosto 2025 at 9:06
Sono proposte molto sensate, bisogna vedere se c’è la possibilità di attuarle. Purtroppo non è stato facile decidere di chiudere l’impianto e ci vorrà sicuramente molto tempo per capire quale soluzione adottare. Purtroppo non c’è la bacchetta magica e nemmeno certi commenti velenosi hanno il potere di far materializzare un nuovo impianto.
Bruno
24 Agosto 2025 at 13:42
la proposta è interessante vedremo quanti bus navetta ci saranno e gli orari in modo che invece di incrementare l uso dell’ auto per andare al piazzo incentivano l uso del bus navetta
Ernesto Trismegisto
25 Agosto 2025 at 8:11
Abbiamo tutti a cuore la questione: speriamo si trovi una quadra, siamo fiduciosi !