Biella
L’automobilista biellese medio, se lo conosci lo eviti
L’ultima rubrica della pagina satirica La Biella Che Piaceva

Oggi parleremo di un animale curioso che si aggira nelle nostre zone ormai da anni, moltiplicandosi senza ritegno e infestando le nostre strade ad ogni ora del giorno e della notte, oggi parleremo di una specie purtroppo in via di espansione, l’automobilista biellese medio.
L’automobilista biellese medio è un curioso esemplare di mezz’uomo, dal carattere arrogante e presuntuoso, si muove da solo, mai in branco perché non ama interagire con i suoi simili, egli infatti li vede più come rivali, viaggia su potenti mezzi spesso acquistati a rate, utilitarie o mezzi comuni ma predilige prevalentemente quelli di grossa cilindrata, macchinino inutili comunemente detti Suv, sfoggiandoli come simbolo di virilità, espediente atto a compensare una scarsa autostima e una vita sessuale poco appagante, si ritene infatti che possegga organi riproduttivi sotto la media.
Egli non ha mai la piena padronanza del proprio mezzo, o meglio, crede di averla, oltre a credere di trovarsi in un autodromo di sua proprietà.
L’automobilista biellese medio si muove con qualsiasi condizione climatica ma è la pioggia uno dei suoi punti deboli, egli infatti non è in grado di destreggiarsi con sicurezza e 4 gocce possono metterlo in seria difficoltà, portandolo a inesorabili tamponamenti, uscite di pista e testa coda in superstrada che neanche in un episodio dei Chip’s si vedrebbero.
Tutto ciò non ferma la corsa dell’automobilista biellese medio che, quando riesce a sopravvivere all’acquazzone, rimedia subito sfoggiando tutta la sua cafonaggine con parcheggi in doppia e tripla fila, su marciapiedi, sulle strisce, nei posti disabili, nelle aree di sosta del bus e guai a farglielo notare, perché per lui sono sempre e solo 5 minuti, per lui tutto è lecito, per lui ci sono problemi più seri da risolvere, le strade, le buche, la fauna, i cinghiali, le cavallette, le piaghe d’Egitto e le invasioni aliene.
L’automobilista biellese medio non usa la funicolare (anche se un po’ lo capiamo), lui se deve andare al Piazzo ci va in auto, cagandola in ogni dove, anche davanti ai passi carrai, perché non considera le altre specie, con cui condivide il territorio, abbastanza socievoli da avere una vita privata, a differenza sua, oltre l’orario serale.
Uno dei nemici naturali dell’automobilista biellese medio è un’altra curiosa specie, molto più schiva e difficile da individuare, se non in rare occasioni prefissate, il vigile urbano. Questi si aggira quasi furtivo, caccia nelle ore più insolite ed è per questo che non lo si vede quasi mai ma quando colpisce lo fa con forza e l’automobilista biellese medio accusa il colpo con supponenza e arroganza, fermo nelle proprie convinzioni di essere comunque nella ragione e che la sanzione sia solo per far cassa.
L’automobilista biellese medio non ha orari, non ha morale e soprattutto non ha cervello e nonostante la pochezza dei suoi attributi egli procrea con facilità, come dimostrano gli esemplari femmina fuori dalle scuole.
Se lo doveste incontrare per strada evitate qualsiasi contatto, non è contagioso ma ne risentirebbe il vostro fegato.
Ps: nessun SUV è stato maltrattato per la realizzazione di questo articolo.
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