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Biella, tra cappottate e parruccate

La rubrica settimanale di La Biella Che Piaceva

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Sono giorni pesanti a Biella, sembra che qui la gravità agisca in modo diverso, causando situazioni a dir poco grottesche ed è così che quotidianamente si leggono notizie di auto cappottate ma attenzione, non in rettilinei che spingono ad andare forte, oppure in tornanti che stimolano il pilota dentro di noi, ma in percorsi cittadini, quelli da limite dei 30, 50 con Stop, precedenze, strisce pedonali, passi tu che passo io.

Insomma stiamo disimparando a guidare o più semplicemente spingiamo troppo sul pedale dell’acceleratore. Un fatto curioso anche perché i segnali che dovrebbero indurci a moderare la velocità sono molteplici. Basti pensare ai treni locali, alla funicolare, alla gestione dei vari viadotti, tutto gestito con calma e senza fretta, per non parlare dei primi consigli comunali cittadini, come già narrato nel precedente articolo. I paeselli infatti sono partiti in quarta, pigiando sull’acceleratore e cappottando virtualmente anche loro, alcuni dalla sedia, altri da una grondaia ma questo non ci riguarda più, è roba vecchia, oggi tutta l’attenzione è per il primo consiglio della capitale del crimine per eccellenza,

Biella. Nei giorni scorsi c’è stato il debutto della nuova giunta guidata da Olivero, a cui attribuiamo il grande merito di avere una pacatezza a cui non eravamo abituati, speriamo regga così, tutt’altra faccenda invece l’exploit dell’ex assessore e ora consigliere Gaggino, il parrucchiere calvo che, vistosi escluso dalla rosa dei “nuovi” ha espresso tutto il suo rammarico e, non potendosi strappare i capelli per ovvie ragioni, si è presentato in sala consigliare con una parrucca. Ok, fermiamo un attimo l’orologio, ci abbiamo messo 5 anni per scrollarci di dosso teatrini e barzellette e ora, quando tutto sembra partire nel modo più istituzionale possibile, taaaaac ecco la mossa. Gaggino lamenta il fatto che siano state favorite le quote rosa escludendolo di fatto dalla corsa all’assessorato. Sarà vero? Sarà finto? Sara Ferguson (cit. di un comico biellese ai tempi del Drive-in, infatti il livello della protesta è lo stesso).

Uomini capaci esclusi a favore di donne (in)capaci, quindi un problemone oppure magari, così diciamo noi eh, donne capaci a favore di uomini così così, chi lo sa, però a conti fatti, con un gusto estetico da fare invidia, infatti la parrucca era di alto livello, tutto il resto un po’ meno, giusto per non farci dimenticare i bei tempi andati, sempre che siano davvero andati. Sipario.

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    8 Luglio 2024 at 8:31

    La rubrica-spazzatura sforna l’ennesimo spreco di risorse per fare l’immancabile polemica di sinistra: sterile, inutile, patetica.

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