Il Dardo
Festa di Tutti i Santi ogni anno un po’ più appannata
La nuova versione de “Il Dardo” la rubrica di Guido Dellarovere
Come ogni anno torna, il primo novembre, la festa di Tutti i Santi, che si celebra a ridosso del giorno di ricordo per i nostri defunti. Ogni anno un po’ più appannata, per noi cattolici praticanti.
Ne parlavo proprio mercoledì con un amico che era in Valle Cervo a sistemare la tomba di famiglia, potando i cespugli, pulendo le lapidi e decorando coi crisantemi, per accogliere al meglio i parenti e gli amici dei propri cari defunti che questo fine settimana sarebbero arrivati, anche da lontano, per portare un saluto e una preghiera.
Non per tutti queste attenzioni sono rimaste nella tradizione familiare e spesso assistiamo al mercato dei crisantemi, al girovagare veloce per i cimiteri solo quel giorno dell’anno, concludendo tutto con una frettolosa preghiera.
Non per tutti, ma per tanti, si è un po’ perso quell’attaccamento alla festività del secolo scorso quando, con tutta la famiglia ci si ritrovava insieme, come da tradizione, perché quella ricorrenza cattolica era più sentita ed era una delle date più importanti dell’anno per stare insieme e ricordare con rispetto tutti i nostri santi e, il giorno dopo, con amore e nostalgia il dolore della perdita, spesso ancora fresca e dolorosa, dei nostri amati defunti che ci hanno preceduto.
Per tanti, soprattutto per i più giovani, questo appuntamento spirituale è stato sostituito dalla festa Halloween che, seguendo le note dello stereotipo del consumismo, ha dilagato e continua a rinnovarsi anche qui da noi, in Italia, sebbene alcuni puristi non la ritengano un’americanata ma, piuttosto, una festa dal valore storico pagano da ricercare nella cultura celtica. Caratteristica irrinunciabile di questo evento è il travestimento: mostri, streghe, la fantasia non conosce limiti per mascherarsi. Poi c’è il trucco, che più è pauroso e più è apprezzato. Sono, ovviamente, immancabili le zucche, decorate nei modi più bizzarri. È ormai un classico, anche per i più piccoli, la passeggiata per le vie della città o del paese, mascherati a dovere e con il cestino, gridando allegramente “dolcetto o scherzetto”?
Tutto questo per ricordare che non c’è nulla di male in tutto ciò, restano nei limiti della moderazione, anche perché, spesso, i prezzi per partecipare a feste di questo genere non sono poca cosa. E poco ci vuole per dimenticare i punti fermi della nostra cultura cattolica millenaria per trasformarli in momenti di esclusiva giovialità e divertimento, legati solo a consumismo e allo scherzo. Cerchiamo di riuscire a conciliare questa nuova festa con i valori che abbiamo ricevuto fin da piccoli affinché non vengano a perdersi dimenticando il vero valore di questi giorni.
Un dato curioso: giovedì sera, girando per il mio paesello, ho incontrato tanti bambini, ovviamente scortati da mamme streghe o papà cadaveri, che suonavano i vari campanelli per chiedere “dolcetto o scherzetto” ed è stato carino, ci ho visto un momento di aggregazione sociale e di vita di paese. Però, ieri, al cimitero locale, con dispiacere, ne ho visti pochi di quelli che hanno festeggiato Halloween… e lo dico con la consapevolezza di non esser un bacchettone. Mi spiacerebbe, tra qualche tempo , dover assistere, come sembra, ad una festa sempre più pagana ispirata al divertimento, e sempre meno cattolica, fino a sostituire la festa di Halloween a quella di Ognissanti.
Ben sapendo che la società si evolve, cambia e si trasforma, penso che sarebbe un vero peccato dimenticare di onorare col rispetto che merita, una ricorrenza che ha segnato, da sempre, la nostra cultura, e lo dico dando la colpa un po’ a tutti: a chi ha promosso forse un po’ troppo la festa pagana e a chi non ha saputo mantenere con fermezza e coraggio le festa cattolica, un caposaldo della vita quotidiana della nostra comunità.
Ad ogni modo, buon Halloween a chi l’ha festeggiato e buon festa di Tutti i Santi a tutti noi italiani cattolici praticanti o un po’ meno.
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Ardmando
4 Novembre 2024 at 16:02
Halloween è la festa originale. Ognissanti è la festa “copiata” derivata da riti “pagani” molto, MOLTO più antichi, ben più antichi dell’Impero Romano. I Romani assimilarono la festa originale e in epoca più recente, già imbarbariti dal cristianesimo, la trasformarono in “ognissanti”. La festa anglosassone è una “commercialata” di un rito antichissimo, che anche i nostri antenati praticavano. Inutile ricordare anche qui che persino Natale e Pasqua non hanno NULLA di cattolico nelle loro origini, ma si tratta di riti antichissimi adottati e storpiati dalla chiesa cattolica al fine di assimilare i “pagani”. Non esistono feste “cattoliche” inventate dal cattolicesimo, fatevene una ragione una volta per tutte. Che oggi siano feste cattoliche è un fatto storicamente assodato, ma non fata la paternale su Halloween: questa celebrazione era già vecchia quando il Mondo non aveva nemmeno un remoto e vaghissimo piccolissimo ed insignificante pensiero relativo al cattolicesimo. Che oggi sia una carnevalata commerciale al pari del natale e di tutto il resto va accettato come dato di fatto. D’altra parte sempre per ragioni commerciali si è accettato universalmente che Babbo Natale abbia un vestito rosso, quando in realtà San Nicola è sempre stato vestito di verde. Il solo fatto di avere accettato Babbo Natale e l’albero di Natale la dice lunga sulla flessibilità delle tradizioni. L’albero di Natale è un simbolo prettamente pagano mentre Babbo Natale è un simbolo prettamente commerciale. E non menzioniamo la Pasqua con le uova e i conigli pasquali, anche essi simboli assolutamente pagani (d’altra parte è una festa pagana).
Quindi viva Halloween e viva i rituali pagani che la chiesa ha usurpato per secoli.