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Mercato dei computer: i dati a livello globale
Secondo lo studio condotto dalla società International Data Corporation il mercato dei computer sta vivendo una fase di recessione
Il mercato dei computer sta attualmente vivendo una fase di recessione, trend che tuttavia dovrebbe invertirsi già nel prossimo anno: è questo ciò che emerge da uno studio condotto dalla società IDC, International Data Corporation.
Il “segno meno” nelle vendite di computer su scala globale giunge dopo anni di crescita importante, in particolare il 2020 ed il 2021, quando l’emergenza sanitaria internazionale ha spinto tantissime persone a procurarsi un computer per poter lavorare da casa e per provvedere in modo efficiente alle proprie necessità personali.
I dati relativi al 2023
Secondo IDC, nel 2023 si registreranno complessivamente 252 milioni di spedizioni di computer nel mondo, una cifra sicuramente imponente, ma che è tuttavia inferiore rispetto al 2022: il decremento su base annua è tutt’altro che trascurabile, ed ammonta a -13,7%.
Nell’indagine sono state distinte 3 diverse tipologie di prodotti: Consumer, ovvero i prodotti acquistati dai consumatori per le loro esigenze personali, Commercial, quindi i computer utilizzati per finalità professionali, ed Educational, dispositivi acquistati per fini didattici e formativi.
Il calo delle vendite si è registrato in ognuna di queste categorie, se pure in modo differente: la diminuzione più cospicua è stata quella della categoria Consumer, con un -16,2%, seguono ad un livello quasi analogo Commercial, con -11,7% ed Educational, con -11,2%.
Le ragioni alla base di questo trend
Sono state avanzate diverse ipotesi circa le ragioni alla base di questa recessione, su tutte il periodo di difficoltà economica che è attualmente affrontato da numerosi Paesi al mondo, le difficoltà di molti enti scolastici nel rinnovare le proprie dotazioni tecnologiche, e anche il fatto che si sta andando incontro ad una fase in cui i device andranno probabilmente incontro a profondi cambiamenti, si pensi ad esempio alla diffusione dell’intelligenza artificiale che rappresenta una vera e propria rivoluzione del mondo “tech”.
Non bisogna dimenticare che oggi, a differenza di un passato tutt’altro che lontano, dispositivi come smartphone e tablet sanno sostituirsi efficacemente al computer in senso stretto, inoltre il fatto che vengano acquistati meno computer può essere letto anche come indice di una maggiore durevolezza dei modelli di ultima generazione.
Quel che è certo è che la fase di stallo che sta attualmente riguardando il settore pone il consumatore in una posizione vantaggiosa, dal momento che i produttori sono costretti a mantenere i prezzi su livelli competitivi, quantomeno per una buona parte dei modelli proposti.
Dei riscontri di ciò, d’altronde, possono essere individuati in maniera piuttosto semplice: in importanti e-commerce di articoli tecnologici come ByTecno, ad esempio, si possono individuare numerose offerte di pc portatili e notebook, relative anche a modelli dalle caratteristiche avanzate.
L’inversione di tendenza attesa per i prossimi anni
Come si stava accennando, il trend negativo con cui il settore ricorderà l’anno che sta volgendo al termine non dovrebbe durare a lungo, anzi un’inversione di tendenza significativa si potrebbe riscontrare già nel 2024.
IDC ha effettuato, in tal senso, delle stime di lungo periodo, in cui si evince come, nel 2027, il settore sarà tornato pienamente florido.
Nell’anno in questione, infatti, si prevede che le spedizioni di computer a livello globale raggiungeranno 284,9 milioni di unità, cifra corrispondente ad un incremento del +3,1% rispetto al 2023; la crescita più netta dovrebbe essere quella del settore Education, con il +3,5%, seguita da Commercial, con +3,4%, e Consumer, +2,7%.
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