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Intelligenza artificiale: quanto è diffusa tra le aziende italiane?
L’intelligenza artificiale è senza dubbio la più grande novità registrata nel mondo tecnologico negli ultimi anni, e non è affatto esagerato definirla come un qualcosa di epocale.
Il diffondersi dell’AI ha, ovviamente, innumerevoli implicazioni, e non può lasciare indifferenti le aziende: utilizzare con padronanza queste tecnologie di ultima generazione può garantire alle imprese un notevole valore aggiunto.
Ma quante sono, in Italia, le aziende che adoperano questi strumenti?
È possibile rispondere a quest’interessante domanda facendo riferimento ad un recente report curato da Istat, il noto istituto statistico nazionale, nel quale si fa il punto sui livelli di digitalizzazione delle PMI italiane.
Le statistiche sulla diffusione dell’uso dell’AI tra le aziende italiane
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte delle aziende italiane è ancora piuttosto moderato e si registrano delle differenze non da poco in relazione alle dimensioni delle aziende.
Secondo Istat, nel 2023 le aziende con un numero di addetti superiori a 10 che hanno adoperato almeno una di 7 tecnologie di AI sono appena il 5%; la percentuale si alza solo leggermente se si considerano le aziende da 50 a 99 addetti, raggiungendo quota 5,6%, mentre la cifra è ben più alta tra le grandi aziende, ovvero il 24%.
Le principali ragioni per cui le aziende ricorrono all’AI
Quello dell’intelligenza artificiale è un mondo assolutamente ampio, di conseguenza, ricorrendo a queste tecnologie, è possibile compiere le operazioni più disparate, basti pensare che ormai anche alcuni software CRM aziendali integrano delle specifiche funzioni di AI, come è il caso di www.vtenext.com.
Secondo Istat queste tecnologie sono utilizzate prevalentemente, nell’ordine, per attività di produzione quali manutenzione predittiva o controllo della qualità, per attuare delle strategie di marketing, per ottimizzare i livelli di sicurezza informatica, per attività di ricerca e sviluppo o per ottimizzare i propri prodotti o servizi.
I settori economici in cui l’utilizzo dell’AI è più diffuso
Istat fornisce anche un quadro relativo ai settori economici delle imprese che utilizzano l’AI, e al primo posto figura quello dell’Informatica; un dato, questo, che certamente non stupisce.
Le aziende di questo settore si collocano al primo posto di questa speciale classifica sia laddove si considerino le realtà che utilizzano almeno una tecnologia di AI, sia nel considerare quelle che ne utilizzano almeno 2 o almeno 3.
Al secondo posto, con cifre piuttosto distanti rispetto a quelle del settore informatico, troviamo il settore delle telecomunicazioni, a completare il “podio” è invece la produzione cinematografica, attività per la quale tecnologie simili sanno essere assolutamente preziose.
Seguono, nell’ordine, le attività di alloggio, quelle professionali, quelle ristorative, quelle di fabbricazione di apparecchiature elettriche e ancora agenzie viaggio, fabbricazione di mezzi di trasporto e noleggio e servizi di supporto alle imprese.
AI ancora poco utilizzata, soprattutto per via di scarse competenze
Sulla base di quanto visto si può sicuramente affermare che le aziende italiane che ricorrono più o meno stabilmente all’intelligenza artificiale sono ancora piuttosto poche.
Secondo il report di Istat, questo trend è legato prevalentemente a delle insufficienti competenze e ai costi reputati troppo alti; non manca neppure una piccola percentuale di aziende che ritiene che l’utilizzo dell’AI sia completamente inutile per il tipo di attività svolta.
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