Fuori provincia
Malore in auto, muore il primo sindaco “grillino” del Piemonte
Lutto nel Movimento 5 Stelle e a Venaria, comune torinese del quale era stato primo cittadino
Un malore in auto è stato fatale a Roberto Falcone, primo sindaco “grillino” eletto in Piemonte. Aveva soltanto 57 anni.
Lutto nel Movimento 5 Stelle e a Venaria, comune torinese del quale era stato primo cittadino.
Malore in auto, muore a 57 anni il primo sindaco “grillino” del Piemonte
Falcone è stato colto da infarto mentre tornava verso casa, al volante della propria auto. Tutti inutili purtroppo i tentativi di salvargli la vita. Lascia nel dolore la moglie e i due figli.
In queste ore sono numerosi i messaggi di cordoglio e gli attestati di stima che giungono dal mondo della politica e dalla società civile.
Eletto nel 2015, si dimise prima di concludere il mandato
Falcone era stato eletto nel 2015 a Venaria, sbaragliando al ballottaggio l’avversario Salvino Ippolito, candidato del centro sinistra. Era così diventato il primo sindaco del Movimento 5 Stelle in Piemonte.
L’avventura si era però conclusa in anticipo, nel 2019, quando a meno di un anno dal termine del mandato decise improvvisamente di dimettersi.
Le parole di Conte e Appendino
Come riporta Prima Settimo, anche l’ex presidente del consiglio Giuseppe Conte ha ricordato Falcone: «Apprendo con dolore della scomparsa di Roberto Falcone – le parole pubblicate sui social –, primo sindaco del M5S in Piemonte, nel comune di Venaria. Il suo impegno e la sua dedizione hanno lasciato un segno indelebile nella nostra comunità e non solo. Un pensiero affettuoso alla sua famiglia e ai suoi cari in questo momento di grande dolore».
«Fa talmente male da non volerci credere – sono state invece le parole di Chiara Appendino –. Roberto Falcone non è stato solo il primo sindaco M5S del Piemonte, è stato un amico pieno di energia e voglia di fare politica e la notizia della sua scomparsa sconvolge chiunque lo abbia conosciuto. Che la terra ti sia lieve, Bob».
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Ardmando
6 Aprile 2024 at 18:00
Conte dovrebbe solo tacere e concentrarsi su come risarcire all’Italia i 200 miliardi della truffa del superbonus 110. La appendino, visti di devastanti danni alla città di Torino durante la sua amministrazione è un’altra che farebbe bene a tacere.
ernesto trismegisto
7 Aprile 2024 at 16:24
Tanto per cambiare, un malore improvviso, senza nessuna correlazione, in un’età ben lontana da quella geriatrica…