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Eventi & Cultura

Una città sempre più incazzata

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Il Processo del Babi compie trent’anni e si conferma come un appuntamento unico nel panorama del carnevale italiano. Merito di Beppe Pellitteri che con la sua ironia graffiante, sottile e a volte spietata fa di questo momento di grande libertà e democrazia uno spettacolo irrinunciabile, tutto esaurito già da settimane.

“Trent’anni sono tanti – afferma Pellitteri -. Hanno calcato la  scena del Processo moltissimi attori, ragazzi e ragazze che in ogni edizione hanno contribuito a portare aria nuova. Una bella squadra che  recitando si diverte e in questo modo trascina il pubblico. Spero che la salute mi consenta di continuare ancora a lungo”.

Un copione sempre diverso che prende spunto dalla cronaca politica e dal vivere cittadino trasformandoli in satira e sberleffo. “Ho canzonato  personaggi di ogni tipo. Ci sono state edizioni del Processo  più difficili da realizzare, altre più ricche di spunti. Questa è stata un’annata particolarmente buona – spiega Pellitteri -. Non ci siamo davvero fatti mancare nulla: diverbi politici un giorno si e l’altro pure, gruppi che si sciolgono e si ricompongono, una vita cittadina paralizzata da amministratori che fanno meno di nulla. Eppure cinque anni fa si parlava di trasformazioni, di rinascita, di rilancio… nonostante tutti i proclami oggi Biella è grigia come non mai. La gente se ne va, siamo rimasti in 45 mila, il centro è sempre più spento, povero e desolato. Per non parlare delle persone. Guardiamo le loro facce, un termine dialettale che ben le definisce è “curogne”, accigliate, incazzate, deluse. Uomini e donne che non se la passano assolutamente bene. Molti un tempo erano sugli altari. Oggi sono nella polvere”.

Un Processo quindi che affronterà temi seri e per nulla allegri ma che riuscirà  ugualmente a divertire il pubblico. “Noi ce la mettiamo tutta a esorcizzare questo malessere. Vogliamo pensare di tornare alle origini, alla montagna, magari a fare i margari. Una vita con una sua nobiltà, tradizione e cultura. Abbiamo passato troppi anni a ridere. Ci hanno imitati ovunque, ai consigli comunali, in Provincia e in Regione dove addirittura hanno messo le mutande nei rimborsi spese, senza vergognarsi. A noi farebbe schifo solo l’idea…”

Il Processo del Babi vanterà la presenza di un personaggio illustre. “Ci sarà un ospite internazionale di grande caratura – rivela Pellitteri – Napoleone Buonaparte per un gemellaggio con quella che deve diventare la città degli Champs Élysées”.

Rimanendo in casa nostra la serata sarà impreziosita dalla partecipazione del Coro Genzianella  che ha dato lustro alla città per molti anni.  L’appuntamento, dunque, per chi è riuscito ad accaparrarsi i biglietti, è per martedì sera alle 21 al teatro Sociale.
Elisabetta Ferrari

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