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Stasera il concerto di Lyudmiyla Vornik

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L’artista ucraina ha spesso oltrepassato i confini della musica classica per sperimentare nuove passioni

Questa sera alle 20,30 il Teatro Sociale di Biella ospiterà il concerto di Lyudmiyla Vornik. La pianista ucraina dotata di un tocco cantabile e impressionista eseguirà alcuni brani celeberrimi di Rachmaninov, Elegia e Le campane di Mosca, nonché di Scriabin Impromptus op. 12 n. 2

Il secondo tempo interamente occupato dall’unico concerto per pianoforte e orchestra di Grieg, eseguito in modo integrale, solo per pianoforte, sarà cimento di passione e meraviglia.
Rachmaninov e Scriabin furono grandi compositori, ma l’esecuzione dei loro brani richiede qualità particolari per un pianista, inossidabile tecnica e abissale profondità di sentimenti.
Musica forte e decisa, appassionata e avvolgente come un abbraccio sincero. Una trascinante bellezza che spazza via le tristezze più buie, e per lunghi e luminosi attimi regala emozioni vere con l’energia e la tempra delle suggestioni russe e l’abbandono sulle steppe sconfinate dell’immaginazione. Un viaggio benefico e rigenerante in noi stessi.
La seconda parte sarà dedicata a Edvard Grieg che ha sempre dedicato molta attenzione al pianoforte. Le sue composizioni sono spesso perfettamente rappresentate dal suo credo estetico: bellezza melodica, scrittura elegante, esplicita allusione alla semplicità dei modi popolari.
Lyudmiyla Vornik è nata il 20 marzo 1955 a Novoselytsia (Ucraina)

Ha frequentato dall’età di sette anni la scuola di musica in cui già si distinse in qualità di accompagnatrice di altri musicisti in particolare di suonatori di tromba.

A 15 anni entrò nel prestigioso conservatorio Chaikovski di Cernivtsi ove si diplomò quale insegnante di pianoforte e accompagnatrice.

Essenziale per la sua formazione fu l’incontro, durante il terzo anno di frequenza, con il maestro Isaac Scioietmann che la guidò per poco più di un anno e mezzo, per poi emigrare negli Stati Uniti. Ancor otto mesi prima di diplomarsi, le fu affidato l’incarico di maestra concertatore e la cattedra di pianoforte nel prestigioso conservatorio.

Artista eclettica e versatile ha spesso oltrepassato i confini della musica classica per sperimentare nuove passioni in un crescendo di emozionalità e forza nell’esecuzione. Di grande espressività e delicatezza nelle sue esecuzioni prevalgono le ragioni del sentimento su quelle del puro formalismo pur sostenuta da una tecnica accurata e precisa.

Numerevoli gli autori di cui ha affrontato le composizioni, da Bach a Beethoven, da Mozart a Liszt, Debussy, Richard Strass cimentandosi in concerti sempre più articolati e complessi sino a concerti monografici su Chopin, Scriabin e Rachmaninov. Giunta all’apice del successo, le mutate condizioni politiche dell’ex Unione Sovietica la portano a dover lasciare il suo paese iniziando un percorso di sofferenza e solitudine che nella sua tragicità ha plasmato ancora di più l’eccezionale sensibilità di questa artista rendendola unica. 

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