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Sanremo 2020, volete sapere in anteprima come sono le canzoni?

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Sanremo 2020, volete sapere in anteprima come sono le canzoni? Ce lo racconta sul Giornale di Lodi Paola “Funky” Gallo, già mitica voce di Radio Italia ma anche collaboratrice del GiornaledeiNavigli.it, che le ha potute ascoltare tutte quante.

Il rito arriva alla parte che preferisco: l’ascolto in anteprima all’Auditorium della Rai di Milano dei 24 brani dei big in gara al Festival di Sanremo. Al netto delle polemiche e delle evidenti involuzioni di uno show che a tratti sembra scordarsi che le donne in questi 70 anni hanno per loro fortuna guadagnato posizioni un po’ più avanzate rispetto al “vallettismo”  dei tempi che furono, bisogna ammettere che Amadeus ha fatto un ottimo lavoro di scelta  e che nessuna delle 24 canzoni ascoltate può essere definita brutta. Magari lontana dal mio gusto, forse inutile ma nulla di davvero orrendo. Rancore è una vera manata in faccia, se mi passate lo slang e Francesco Gabbani insieme a Raphael Gualazzi sono una vera sorpresa inaspettata e positiva.

Come sono le canzoni di Sanremo 2020?

Sono diverse le canzoni che mi sono piaciute e questo è il dettaglio.

ACHILLE LAURO – ME NE FREGO

Parente prossima di Roll Royce per atmosfere musicali, è una canzone molto orecchiabile e radiofonica: io sempre in cerca di quello che ho perso perdendo le cose che ho è parte di un testo che si appoggia ad una grande energia e a un  grandissimo ritmo. Nulla di nuovo, ma lo slogan Me ne frego funzionerà.

ALBERTO URSO – IL SOLE A EST

Impeccabile interpretazione “classica” per una canzone in quota Il Volo. E nel mondo ovunque vada mi ricorderò la strada che porta fino a te…sottolinea il bel canto e i buoni sentimenti. Piacerà a chi ama il genere. Forse l’età di Alberto meriterebbe qualcosa di più attuale, ma si sa, al cuor non si comanda.

ANASTASIO – ROSSO DI RABBIA

Come afferma nel brano Le  parole sono le mie sole armi e conferma di saperle usare molto bene. Grande interprete sia nella parte rappata che in quella cantata. Testo contemporaneo pieno di rabbia (appunto) e di bombe metaforiche e reali da disinnescare. Il mondo che vediamo non è solo cuore e amore e Anastasio lo legge con assoluta lucidità.

BUGO E MORGAN – SINCERO

La coppia è più probabile di quanto non sembri. Amici da anni e dotati entrambi di follia autentica. La canzone è di Bugo ma l’attacco è di Morgan. Volevo fare il cantante delle canzoni inglesi rimarrà insieme ad un ritornello che si impadronirà delle radio. Il disco di Bugo che uscirà il 7 febbraio è un ottimo lavoro nel quale spicca anche un altro duetto con Ermal Meta.

DIODATO – FAI RUMORE

Parla, fai rumore, di’ quello che pensi che non posso sopportare questo silenzio innaturale e non ne voglio fare a meno oramai di quel bellissimo rumore che fai. Il tema è affascinante e Antonio Diodato lo interpreta meravigliosamente. Timidezza o paura, ma entrambi da superare con le parole che riesce ad usare davvero molto bene come ha dimostrato nel recente Che vita meravigliosa e nell’album omonimo che uscirà il 14 febbraio. Spero nell’emozione che rompa la voce, a tratti troppo perfetta.

ELETTRA LAMBORGHINI – MUSICA (E IL RESTO SCOMPARE)

E’ il suo tipico reggaeton, facile, attuale e riconoscibile. Innamorata di un altro cabron esta es la historia di un amor. “Musica e il resto scompare” sono ripetuti in modo ossessivo, il resto del testo scompare (anche lui).

ELODIE  – ANDROMEDA

C’è tutto lo stile di  Mahmood che firma il testo ma con una interpretazione intensa e inconfondibile di Elodie che si concede un interessante cambio di passo e di tono. Andromeda andromeda può diventare un tormentone. Molto contemporanea nei suoni, a tutti gli effetti un Mahmood in gonnella. Mi dicono che nell’album ci sia molto di più personale.

ENRICO NIGIOTTI – BACIAMI ADESSO 

Nigiotti (Nigio come l’album in uscita il 14 febbraio) torna per il secondo anno consecutivo perché sente di avere molte cose da dire. Tu sei quello che proteggo dentro me, l’unica stanza che mi salva dal disordine sembra una dedica d’amore ma è anche un dialogo con se stessi. Ballata ma non troppo. Dichiaratamente una canzone d’amore.

FRANCESCO GABBANI – VICEVERSA

Gabbani non rinuncia a giocare con le parole (con un piccolo aiuto di Pacifico) ma confeziona una ballad intelligente ed emozionante che lo allontana definitivamente dalle scimmie e dagli Amen. E detto questo che cosa ci resta dopo una vita al centro della festa? Protagonisti e numeri uno invidiabili da tutti e indispensabili a nessuno. Sicuramente mostrerà una parte diversa e profonda di sé che a me è arrivata forte e chiara.

GIORDANA ANGI – COME MIA MADRE

Ballata intensa con un’ interpretazione suggestiva, frasi ad effetto come scusa se non ti ho mai detto ti voglio bene commuoveranno il pubblico.  Ricca di buoni sentimenti e violini, piacerà. Lei ha un piglio e una voce originali che si possono permettere anche testi meno lineari.

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