Biella
Reload Sound Festival, ci saranno anche i Sick Tamburo
Dopo gli annunci di Max Gazzè, Giorgio Poi, Tre allegri ragazzi morti e Cor Veleno, i Sick Tamburo andranno ad arricchire il ricco programma di questa dodicesima edizione del Reload Sound Festival.
Dopo gli annunci di Max Gazzè, Giorgio Poi, Tre allegri ragazzi morti e Cor Veleno, i Sick Tamburo andranno ad arricchire il ricco programma di questa dodicesima edizione del Reload Sound Festival.
Al parco Eunice Kennedy Shriver giovedì 21 luglio – ingresso libero con donazione UpToYou – ci sarà la band alternative rock di Gian Maria Accusani, naturale evoluzione dei celebri Prozac+, uno dei più interessanti progetti del punk pop anni Novanta. I Sick Tamburo prendono il via nel 2007 con “Boom Girl” e “Mr. Man” (rispettivamente Elisabetta Imelio e Gian Maria Accusani, entrambi ex Prozac+) e a loro si uniscono una bassista, “String Face”, e un batterista, “Doc. Eye”.
Oggi, a un anno dall’uscita di “Back to the roots”, parte il tour in cui la band proporrà una buona parte della propria discografia con lo stesso stile del disco. Quest’ultimo album arriva dopo il triste addio alla co-fondatrice Elisabetta Imelio, scomparsa a soli 44 anni dopo una lunga malattia oncologica.
Il cancro sarà pertanto al centro di un panel organizzato in collaborazione con il Fondo Edo Tempia, che sarà presente al parco Kennedy con una sua postazione per tutte le serate del festival. Nel pomeriggio di giovedì 21 proprio il leader della band Gian Maria Accusani condividerà la sua esperienza, per ricordare la sua compagna di avventure musicali e parlare di prevenzione e lotta contro i tumori.
Insieme a lui, il Fondo Edo Tempia parlerà anche di un progetto sulla musicoterapia, studiato insieme alla casa farmaceutica Daiichi Sankyo e di cui Reload sarà a sua volta partner.
La voce del direttore artistico Edward “eddy” Romano: «Un festival estivo è occasione di intrattenimento e divertimento, ma anche un appuntamento culturale. Grazie alla musica possiamo parlare a tutti anche di argomenti che siamo abituati a lasciare ad altri contesti: il cancro è uno di questi. Ci sono ancora molte resistenze a parlarne apertamente, ancora troppo silenzio intorno ai malati e alle loro famiglie. Gian Maria ha accolto il nostro invito a raccontare la storia sua e di Elisabetta, per portare sul nostro palco insieme al Fondo Edo Tempia musica e consapevolezza».
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