Eventi & CulturaValle Cervo
Quando Galliera portò le gemelle Kessler a danzare ad Andorno
I biellesi che hanno i capelli bianchi le ricorderanno con ancor più nostalgia perché Alice ed Ellen calcarono anche il meraviglioso palcoscenico del Ferragosto Andornese
Anche nel Biellese ha destato tristezza e scalpore la notizia della morte delle gemelle Kessler. Tristezza, perché sono state l’icona di un’epoca in cui l’Italia stava cercando di ritrovare se stessa e lo stava facendo con la forza e l’entusiasmo di chi vuole ricominciare. Scalpore, per quella loro scelta di andarsene insieme, portando sino a oltre i confini della vita quella simbiosi che le aveva unite sin dalla nascita, trasformandole in un fenomeno artistico unico e forse irripetibile.
Le gemelle Kessler sul palco del Ferragosto Andornese
I biellesi che hanno i capelli bianchi le ricorderanno con ancor più nostalgia perché Alice ed Ellen calcarono anche il meraviglioso palcoscenico del Ferragosto Andornese. Nella prima metà degli anni Sessanta, il patron della manifestazione, in quegli anni seconda solo alla programmazione estiva della Bussola di Viareggio, Efrem Galliera, riuscì a portare al parco La Salute di Andorno Micca le gemelle Kessler.
Fu uno dei suoi tanti “miracoli” laici, come lo furono le serate con Adriano Celentano, Mina, Gianni Morandi, Rita Pavone, Caterina Caselli e tanti, tantissimi altri big dello spettacolo di quell’epoca.
Ai biellesi non sembrava vero di poter vedere dal vivo le regine indiscusse dei varietà del sabato sera
Nel piccolo comune di quel Biellese in quel tempo ancora territorialmente appartenente alla provincia di Vercelli, arrivarono due ragazze meravigliose, sino a quel momento viste soltanto in televisione e che dei grandi varietà del sabato sera erano diventate le indiscusse regine.
A moltissimi biellesi accorsi ad Andorno quella sera, non parve vero di poterle vedere lì, a pochi metri, ballare e cantare quel “Da da umpa” entrato nelle orecchie di tutti, avere ad un passo Alice ed Ellen, con quelle loro gambe smisurate e quei sorrisi smaglianti così incredibilmente brave e belle che parevano uscite da un sogno.
L’Italia di allora, il Biellese di allora, erano un qualcosa di molto lontano e diverso da ciò che sarebbero diventati. Un grande scrittore ligure, Vittorio G. Rossi, in uno dei suoi libri, narrando della vita di quei tempi, scrisse: “Facevamo chilometri per vedere una ragazza camminare…”. Ecco, finchè Galliera non le portò al parco La Salute di Andorno, probabilmente avremmo fatto chilometri per vedere le gambe delle Kessler.
Due gemelle, due artiste che se ne sono andate sincronizzando i loro movimenti e le loro scelte di vita e di morte, tenendosi per mano nel momento estremo, così come avevano fatto per 89 anni. Cantavano “La notte è piccola per noi” e le loro canzoni, sigle di tante serate del sabato di anni remoti, rimbalzavano nelle hit parade, forse perché, inconsciamente, ciascuno di noi avrebbe voluto che quell’allegria e quel desiderio di sorridere e di ballare, non finissero mai.
Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

