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Nel Biellese il set della fiction Rai “Luisa Spagnoli”

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Si trasferirà nel Biellese a novembre il set della fiction Luisa Spagnoli, che ripercorre la storia straordinaria della donna imprenditrice originaria dell’Umbria e che sarà trasmessa dalla Rai nel febbraio 2016. Lo scenario della fabbrica che, nel pieno degli anni Venti, dava lavoro a decine di famiglie di Perugia sarà ricostruito alla Pettinatura Italiana di Vigliano, perfetta non solo per riprodurre l’azienda ma anche il villaggio degli operai che l’imprenditrice aveva fatto costruire con una sensibilità all’avanguardia forse non solo per il suo tempo.

Si trasferirà nel Biellese a novembre il set della fiction Luisa Spagnoli, che ripercorre la storia straordinaria della donna imprenditrice originaria dell’Umbria e che sarà trasmessa dalla Rai nel febbraio 2016. Lo scenario della fabbrica che, nel pieno degli anni Venti, dava lavoro a decine di famiglie di Perugia sarà ricostruito alla Pettinatura Italiana di Vigliano, perfetta non solo per riprodurre l’azienda ma anche il villaggio degli operai che l’imprenditrice aveva fatto costruire con una sensibilità all’avanguardia forse non solo per il suo tempo.

Il regista Lodovico Gasparini (“Il maresciallo Rocca”, “Don Matteo”) ha scelto Luisa Ranieri e Vinicio Marchioni (il Freddo di Romanzo Criminale) come protagonisti della vicenda, prodotta da Moviheart di Massimiliano La Pegna per Rai Fiction. La troupe si trasferirà nel Biellese per circa due settimane tra il 13 e il 29 novembre. Il supporto dell’Atl e del Comune di Vigliano è stato necessario per risolvere le questioni logistiche e per trovare una sistemazione al numeroso staff: saranno occupate oltre 40 camere d’albergo, mentre gli attori protagonisti soggiorneranno nelle scuderie di Palazzo La Marmora al Piazzo. Joseph Geminale, il “location manager” della produzione (consulente Film Commission Torino Piemonte), ha già compiuto sopralluoghi negli spazi che saranno trasformati in set televisivo, mentre a Perugia, città natale dell’imprenditrice, le riprese sono iniziate nella prima settimana di ottobre.

La fiction ripercorre la storia avventurosa di Luisa Spagnoli, nata Luisa Sargentini nel 1877. Il marchio che ancora oggi porta il suo nome parla di moda femminile, ma la prima attività di famiglia, con il marito Annibale, fu una drogheria-pasticceria. In quella bottega nacquero i “baci”, ovvero i cioccolatini farciti con la granella di nocciola avanzata dalla lavorazione dei confetti. Sono quelli che oggi portano il nome della prima azienda che Luisa Spagnoli fondò, con il marito e con Francesco Buitoni: la Perugina. A Giovanni Buitoni, figlio di Francesco e amante di Luisa, si deve il nome “bacio”: lei aveva scelto il nome “cazzotto” ma lui la convinse dicendo “e chi mai li comprerebbe?”.

L’azienda di abbigliamento nacque nel 1928. Anche qui alla base del successo ci fu un’idea geniale. Luisa Spagnoli, qualche anno prima, aveva deciso di produrre lana con il pelo dei conigli d’angora. Il pelo veniva pettinato dai conigli vivi: lei stessa ne regalò a decine alle famiglie perugine perché producessero in casa la materia prima.

L’azienda, nel quartiere perugino di Santa Lucia, non solo dava lavoro ma anche servizi alle famiglie: un asilo nido era già stato aperto a servizio della Perugina. Intorno alla fabbrica di “Angora Spagnoli” sorsero casette a schiera, nursery, una piscina. E gare e feste venivano organizzate per i dipendenti. Alla sua morte, nel 1935 a Parigi quando aveva solo 57 anni, il figlio Mario proseguì l’attività materna continuando anche, nel solco tracciato da Luisa, a realizzare attorno alla fabbrica servizi a sostegno delle famiglie. La fiction sarà trasmessa dalla Rai a partire dal giorno di San Valentino del 2016.

«È una bella esperienza di collaborazione» dice Luciano Rossi, presidente Atl «tra numerosi soggetti accomunati, tutti, dalla reale passione per il proprio lavoro e il proprio territorio. Un’esperienza ancor più bella perché contribuirà al racconto cinematografico di una storia “nobile”, di una persona straordinaria e visionaria: Luisa Spagnoli. Va sottolineata la disponibilità delle tante location biellesi visionate: a tante porte abbiamo bussato e tutte ci hanno aperto con generosità ed entusiasmo. Ringrazio anche Joseph Geminale – che può essere a buon titolo annoverato tra glii #innamoratidelBiellese – per la sua viscerale curiosità e ricerca costante di inquadrature possibili e location utilizzabili. E infine grazie al sindaco di Vigliano e al Tribunale che ci hanno aperto la porta più complicata da aprire: quella della Pettinatura Italiana. Adesso si inizia. Sarà una bella avventura per tutti. Sono certo che Vigliano e il Biellese sapranno viverla con la stessa passione che ha segnato i passi compiuti fin qui. A tutte le persone impegnate in questo lavoro, dagli attori, al regista, ai tecnici, vada il benvenuto del nostro territorio».

«È sicuramente una grande emozione» aggiunge il sindaco di Vigliano Cristina Vazzoler, «veder rivivere la Pettinatura Italiana in questa storia così bella di imprenditorialità femminile. Luisa Spagnoli incarna i valori di emancipazione, giustizia e innovazione che – ieri come oggi – contraddistinguono le grandi persone. La Pettinatura Italiana, con il suo villaggio operaio e il teatro, sono il cuore del nostro paese. La riapertura di quei cancelli ci commuove e riaccende ricordi toccanti, certamente anche dolorosi, di tutti i viglianesi. A nome della comunità esprimo orgoglio e felicità nell’ospitare questa importante produzione, che racconterà il nostro territorio nella sua operosità, con la fabbrica, e nella sua bellezza paesaggistica, con alcune scene girate in una delle prestigiose residenze collinari, Villa Era».

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