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Il giornalista Aldo Cazzullo a Biella per presentare il suo libro

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Aldo Cazzullo, giornalista ed editorialista del Corriere della Sera sarà a Biella, domenica 25 ottobre, per presentare il suo ultimo libro dal titolo :” Possa il mio sangue servire, uomini e donne della Resistenza”.

Aldo Cazzullo, giornalista ed editorialista del Corriere della Sera sarà a Biella, domenica 25 ottobre, per presentare il suo ultimo libro dal titolo :” Possa il mio sangue servire, uomini e donne della Resistenza”.

L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Biella Domani in collaborazione con l’Anpi Biellese, si svolgerà alle ore 18,00 presso il Palazzo Gromo Losa di Biella – Piazzo. Interverranno Alessandro Orsi e Lorenzo Castellani mentre gli attori Manuela Tamietti e Mirko Cherchi leggeranno alcuni brani del libro.

Il libro racconta di storie di uomini e donne che ‘hanno resistito ‘ al nazismo e al fascismo: socialisti, comunisti, monarchici, studenti, militari e religiosi.

La Resistenza al nazifascismo viene raccontata attraverso le storie di alcuni protagonisti che non si trovano nei libri: storie di case che si aprono nella notte, di feriti curati nei pagliai, di ricercati nascosti in cantina, di madri che fanno scudo con il proprio corpo ai figli. La Resistenza ha avuto anche le sue pagine nere che vanno raccontate, come anche il libro fa cosi come racconta le atrocità, spesso dimenticate, dei nazisti e dei fascisti.

A 70 anni dalla Liberazione, mentre molti testimoni diretti se ne stanno andando, è giusto salvarne la memoria e raccontare ai giovani cos’è stata davvero la Resistenza e di quale forza morale sono stati capaci i nostri padri.

” Chi crede nei valori della Resistenza e ne ha esaltato il carattere unitario- ricorda Wilmer Ronzani, Presidente della Fondazione Biella Domani, non può che essere grato ad Aldo Cazzullo per aver scritto questo bellissimo libro che racconta il valore della lotta al nazifascismo attraverso le storie straordinarie di alcuni protagonisti, molto diversi tra loro, ma questa è stata la Resistenza contro quel revisionismo che porta a mettere sullo stesso piano i partigiani e i resistenti e i ragazzi di Salò. Dalla parte giusta furono coloro che decisero di opporsi al nazifascismo”.

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