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Eventi & Cultura

Fratel Amilcare in visita al suo presepe meccanico

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Ha 99 anni il padre della natività più bella del Biellese, allestita all’interno della casa di riposo Belletti Bona

Fratel Amilcare nei giorni scorsi ha fatto visita al suo presepe meccanico, allestito all’interno della casa di riposo Belletti Bona.

Il 99 enne, “padre” della natività più bella e suggestiva del Biellese,  si è soffermato per alcuni  minuti ad ammirare le diverse fasi della sua creazione  che ogni anno attira migliaia di visitatori. Tanta emozione nel suo cuore, la stessa che ha accompagnato le fasi della  realizzazione del minuzioso e particolareggiato scenario. Questo presepe ha origini lontane nel tempo e nello spazio. Nel 1938 fratel Amilcare si trovava  a Tripoli come insegnante elementare in una delle due sezioni del vicariato apostolico.

Da sempre innamorato del presepio, pur in un contesto sociale e culturale tanto diverso da quello suo di provenienza, in prossimità del Natale decise di allestirne uno nella scuola dove insegnava. E ideò il primo movimento meccanico. Facendo scivolare una moneta lungo un piano inclinato percorso da due fili elettrici, per un minuto esatto il contatto provocato consentiva di veder proiettata l’apparizione degli angeli.

In seguito, racconta fratel Amilcare in ‘E’ accaduto ieri‘, io ideai il fondamentale movimento del braccio dal quale derivarono tutti gli altri.  Costruiti i primi, delicati meccanismi e ingranaggi, si mise di mezzo la guerra… Nel 1940 e poco dopo, molti fratelli vennero richiamati in patria per ragioni di sicurezza, ma fratel Flaviano, cinque confratelli e io decidemmo di rimanere, sennò avremmo perso il collegio. Il presepe di quell’anno disastroso fu il più bello, il più riuscito di tutti i miei Natali”.

 

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