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Franco Ferlisi, scopo della mia vita è combattere l’Alzheimer

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Storica firma del settimanale “Baita” con lo pseudonimo di Felix, dopo la morte dell’amata moglie ha intrapreso la sua battaglia contro questa malattia e contro gli attacchi della politica al welfare

Nello storico settimanale “Baita” (storico perché nato nel 1944, un anno prima del termine della Seconda Guerra Mondiale) erano gli anni 70 quando lui firmava i suoi “corrosivi” corsivi con lo pseudonimo Felix.

Sto parlando di Franco Ferlisi, che con i suoi quasi 65 anni era una falùspa a quell'epoca (in cui, tra l'altro,  ero direttore del giornale) e continua ad essere una falùspa anche oggi.

Nato nel febbraio del 1949, Felix frequenta la scuola media dai salesiani, diventa perito chimico all'Iti di Biella e poi tecnico di laboratorio in Ospedale dove nel 2006 diviene coordinatore.

Cresciuto al Villaggio Lamarmora di Biella, diventa dirigente di Azione cattolica e poi segretario di sezione del Pci, allenatore di atletica, consigliere comunale dal 1975 al 1980, sindacalista della sanità, dirigente del Biella Basket negli anni 80 fino al passaggio in B.

Ha un figlio Davide, 35 anni, che fa il tecnico di laboratorio ad Aosta, ma soprattutto lo scalatore.

Nel 1994 la svolta della sua vita con la malattia dell'amatissima moglie. Maria Teresa, infatti, muore a soli 47 anni a causa dell'Alzheimer.

Da qui “l'ultimo scopo della mia vita” mi racconta Franco: “imparo a soffrire, ma capisco quali sono le cose importanti della vita. Sono tante, ma non tutte”.

Oggi Franco Ferlisi è Presidente di Aima (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) Biella che lavora con il territorio (e conta numerosi iscritti) e coordinatore del Cadic (Coordinamento fra le Associazioni disabili e malati cronici).

L'obiettivo, sottolinea Franco, è dare un sostegno e una guida continua a malati e famiglie con il motto “mai più sentirsi abbandonati. In Biella ci stiamo riuscendo, anzi stiamo scrivendo la storia di come si affronta la malattia. Ma l'obiettivo è anche quello di salvare il welfare dall'attacco della mala politica. Ci proviamo insieme con le altre associazioni (Disabili, Sla, Parkinson, Sclerosi Multipla) che contano soltanto nel Biellese parecchie migliaia di persone interessate”.

Per quanto riguarda gli interessi in generale Franco mi dice ancora: “Amo insegnare, i film di fantascienza, la fotografia, biologia, fisica, elettronica, il mare, le cose misteriose… ma forse tutto quello che sta nella vita. L'unico motivo per cui mi seccherà morire sarà di non poter seguire più la curiosità, non sapere come andrà a finire…”.

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