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Floppy Flowers, una party band

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I “Floppy Flowers” nascono da un’idea di Alex Gariazzo, musicista professionista che suona e canta (tra i vari progetti) anche nella Treves Blues Band. «Siamo una “party-band” .- dice Gariazzo – , formula usatissima all’estero, traducibile come progetto secondario che i musicisti hanno, principalmente per poter suonare in leggerezza e divertirsi senza la pressione di un progetto discografico».

I “Floppy Flowers” nascono da un’idea di Alex Gariazzo, musicista professionista che suona e canta (tra i vari progetti) anche nella Treves Blues Band.

«Siamo una “party-band” .- dice Gariazzo – , formula usatissima all’estero, traducibile come progetto secondario che i musicisti hanno, principalmente per poter suonare in leggerezza e divertirsi senza la pressione di un progetto discografico. Il nome (letteralmente significa “fiori appassiti”) vuole indicare la veste che i brani famosi da noi scelti per le cover hanno quando li ascoltiamo per radio: una veste poco attraente, che solitamente il ‘musicista tipo’ considera di poco valore, spesso suonati con strumenti finti, ma che in realtà hanno belle melodie! Come autore e produttore rimango colpito dall’immediatezza e semplicità che queste canzoni hanno, sono emblematiche di come si realizza il pop.

«Noi risuoniamo questi pezzi con strumenti veri – prosegue – prosegue Alex gariazzo -, senza arrangiamenti particolari, rimandandoli alla loro essenza, alla loro natura di brani azzeccati. Il nuovo abito che gli diamo è legato al nostro background, ovvero rock n’ roll, blues, soul. Applichiamo semplicemente questa formula ai pezzi pop».

Essenziale è anche la formazione, composta da tre soli elementi: al basso Tommaso Testa, cantautore nel suo “Tommy Project”,, proveniente dalla scena blues e da gruppi come Bonus Track, Oplab e “Il mio nome non ha importanza”. In questo gruppo ritorna al suo strumento originale, con un basso “groovoso” perfettamente in sintonia con la batteria essenziale e solida di Michele Sem Cigna: fonico per Subsonica, Negrita, Bloody Beetroots, sound engineer e produttore. Sem è stato batterista degli Sprok, dei Balabiut e de ‘Il mio nome non ha importanza’.
Possiamo trovare i Floppy Flowers a una festa, un matrimonio, un aperitivo,… con un repertorio versatile ma sempre giocoso e scanzonato, senza mai risultare banale.

“Siamo un family-band: molto amici da tanti anni, e anche avendo ognuno di noi degli altri progetti paralleli, non c’è mai tra i nostri rispettivi gruppi quella sorta di rivalità che a volte viene a crearsi tra band. Ci divertiamo a suonare e questo si trasmette al pubblico”.

Essendo tutti e tre autori, Alex e Sem anche produttori, non hanno però resistito alla tentazione di realizzare anche un brano originale, “senza particolari velleità”, un singolo autoprodotto: ‘Fucking Feisbuk’, ironica presa di distanza dalla mania dei social. Sul ‘lato B’ troviamo ‘Maybe a Blues’, un pezzo soul, traduzione inglese di uno scritto di Cesare Pavese. Terza traccia: la versione remix-house di ‘Fucking Feisbuk’, prodotta e realizzata da Sem Cigna.
Prossime date: 30 maggio Ned Kelly (Vigliano Biellese), 7 giugno La serra dei leoni (Sordevolo), 14 giugno Festa Campagnolo a Biella.

Se volete visitare il sito non resta che digitare, senza www, semplicemente: floppyflowers.com.

Maria Carola Saccoletto

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