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Festa della Liberazione, martedì 18 aprile al cinema Verdi il docufilm “Non ci è stato regalato niente”

A partire dalle ore 22

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A cura della sezione Anpi Valle Elvo e Serra “Pietro Secchia” e dell’associazione culturale
“Rina Valè” verrà proiettato martedì 18 aprile 2023 alle 22 al cinema Verdi di Candelo il
documentario “Non ci è stato regalato niente”.

Il docufilm, diretto dal regista berlinese Eric Esser, fornisce un ritratto di Annita Malavasi,
partigiana ventiduenne durante l’occupazione fascista e tedesca in Emilia col nome di
battaglia “Laila”, una delle poche donne comandanti nella Resistenza che ha preso parte
alla lotta armata sui monti dell’appennino Reggiano per oltre un anno, dovendosi inoltre
imporre in quanto donna tra gli uomini delle comunità montane dell’epoca.

Il film racconta il percorso di emancipazione lungo tutta una vita ed iniziato con la lotta di
liberazione contro il fascismo di Laila e delle due sue compagne, Gina “Sonia” Moncigoli e
Pierina “Iva” Bonilauri.

Non ci è stato regalato niente è stato mostrato in anteprima mondiale il 20 gennaio 2014 a
Veracruz in Messico al festival mundial de cine estremo San Sebastián, dove è stato
premiato per lo sguardo convincente che è stato in grado di proiettare sull’importante ruolo
che le partigiane hanno avuto nella seconda guerra mondiale in Italia.

Il film è anche un omaggio a Rina Valè, coraggiosa partigiana donatese con il nome di
battaglia Fede, ideatrice e promotrice con la sorella Carla dell’ospedaletto partigiano di
Donato, sorella di Pietro, partigiano della 76^ Brigata Garibaldi fucilato in piazza Martiri a
Biella il 4 giugno 1944.
La serata sarà ulteriormente resa interessante dalla presenza del regista Eric Esser.

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1 Commento

1 Commento

  1. vincenzo candurra

    13 Aprile 2023 at 3:11

    La resistenza si concretizzò ed operò com’è nella normalità delle cose, con l’ovvia e giustificata motivazione di liberare il paese da chi lo aveva portato alla morte, al caos alla rovina. Fu innegabilmente una presa di coscienza di molti valorosi tra cui Leila, e le altre compagne che con grande coraggio contribuirono a liberare il nostro paese da un’esercito quello tedesco occupante e aggressore, ma anche dai fascisti ormai in completa dissonanza con la storia del paese.

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