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Favre racconta il Mezzalama, la maratona di ghiaccio

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Il gestore del rifugio Quintino Sella sarà ospite del nuovo appuntamento organizzato dai Bugianen

Il Club Alpino di Biella inserisce un ospite di alto livello tra gli appuntamenti dei “Bugianen”.

Adriano Favre anche quest'anno sarà presente con le immagini e il racconto del trofeo Mezzalama, la cui ultima edizione si è tenuta a maggio del 2013, nel corso di una serata su un sogno di molti forti atleti che ambiscono alla vittoria o almeno al podio, ma anche di molti appassionati per cui vale ancora il detto “l'importante è partecipare”.

Giovedì alle 21 presso l'Auditorium di Città Studi, in corso Pella 2/b, a Biella, verrà presentato “Mezzalama, maratona di ghiaccio: a raccontare il magico trofeo sci alpinistico nato nel 1933, sarà proprio Favre che, come molti sanno, è il gestore con Alfredo Favre del rifugio Quintino Sella al Felik.

Il Trofeo Mezzalama è la maratona dei ghiacciai. I ghiacciai su cui si svolge la parte nevralgica del percorso, sopra i tremila metri e superando in due tratti del percorso perfino i quattromila, sono quelli valdostani che ammantano le vette del Monte Rosa, a monte di Cervinia, di Champoluc e di Gressoney.

È sempre stata una gara-evento essendo la prova di scialpinismo più alta delle Alpi poiché supera la vetta del Castore (m 4226) e il Passo del Naso dei Lyskamm (m 4150). È anche la gara più classica perché è nata nel 1933, fondata dallo Ski Club Torino, dal Club Alpino Italiano di Torino e dal Club Alpino Accademico per ricordare Ottorino Mezzalama, pioniere dello sci-alpinismo, morto tragicamente nel 1931

   La sua storia, piuttosto movimentata sia per il grosso onere organizzativo che comporta, sia per le dure e volubili condizioni meteo in alta quota, si divide in tre periodi separati da lunghe interruzioni.

   Dal 1933 al 1938 si disputarono le prime sei edizioni consecutive,che collaudarono il tracciato arditamente alpinistico per l’epoca. Allora si partiva dal Colle del Teodulo (m 3300) per raggiungere il traguardo all’Alpe Gabiet (m 2400), passando attraverso la vetta del Castore e il Passo del Naso. Dopo l’iniziale successo di guide di Valtournenche e di minatori di La Thuile, dal 1935 la gara fu regolarmente dominata dalle squadre della Scuola Militare Alpina di Aosta. Dotati di leggeri sci da fondo e scientificamente allenati, gli alpini vincitori del Mezzalama strapparono la medaglia d’oro ai favoriti scandinavi nell’analoga gara di pattuglia alle Olimpiadi di Garmisch del 1936. Dalla vigilia della seconda guerra mondiale la gara scompare.

   Dopo un trentennio di interruzione il leggendario, indimenticabile Mezzalama rinasce per iniziativa del gressonaro Romano Cugnetto. Dal 1971 al 1978 si disputano quattro edizioni, in cui si ricalca lo stesso percorso anni Trenta. Vincono sempre le squadre militari, alpini e forestali. L’edizione del 1975 vale come 1° Campionato del mondo di scialpinismo. Nel 1981 il maltempo manda a monte ogni tentativo di far partire una nuova edizione, finché gli organizzatori sono costretti ad arrendersi.

   Con la diffusione sportiva dello scialpinismo, è risorto anche il Mezzalama grazie a una fondazione sostenuta dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta che organizza la gara ogni due anni. A dispetto dei capricci meteo e dei grossi oneri organizzativi, grazie all’imponente staff di guide, maestri di sci, militari e volontari diretti dalla guida di Champoluc, Adriano Favre, la gara moderna si è regolarmente disputata dal 1997 negli anni dispari. Del Mezzalama storico rimangono le squadre di tre elementi in cordata, ma il percorso si è molto allungato in testa e in coda: la partenza è posta al fondo delle piste di Cervinia (m 2020) e il traguardo a Gressoney-la Trinité (m 1637). Dal 2001 il regolamento ha vietato gli sci da fondo, prediletti dalle squadre militari, imponendo a tutti gli sci larghi adottati nelle gare internazionali di scialpinismo.

Per informazioni: caibiella@caibiella.it,  sede CAI a Biella, via Pietro Micca 13, tel 015-21.234.

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