Eventi & Cultura
Fabbriche aperte nel Biellese
Affermare l’immagine del Piemonte come luogo della manifattura intelligente, dell’innovazione industriale e del saper fare è l’obiettivo di “Fabbriche Aperte”, l’iniziativa voluta dalla Regione per consentire, il 27 e 28 ottobre prossimi, di visitare le realtà industriali del territorio e cogliere un’opportunità per guardare dal vivo i processi di produzione, le catene di montaggio, le varie fasi della lavorazioni. Al momento le adesioni sono 68. I siti biellesi che hanno aderito all’iniziativa sono i seguenti: Birra Menabrea (Biella), Botalla Formaggi, Incas, Lanificio f.lli Piacenza, Lanificio Ermenegildo Zegna & Figli, Lauretana, Pella Sportswear, Successori Reda,
«In Piemonte – ha commentato il presidente Sergio Chiamparino presentando la due giorni con l’assessora alle Attività produttive, Giuseppina De Santis – bisogna accrescere il senso di consapevolezza dei cittadini sulle capacità manifatturiere di cui disponiamo. Le nostre ‘mani intelligenti’ sono già pronte alle sfide del futuro, e non a caso il Piemonte ha il ruolo di referente e coordinatore sui temi della fabbrica 4.0 a livello di Conferenza delle Regioni. E proprio in Piemonte è stata avviata la prima piattaforma tecnologica sul tema, che attuava in notevole anticipo i temi di specializzazione della strategia nazionale».
L’assessora De Santis si è soffermata sul fatto che la collaborazione avviata con le associazioni di categoria e le singole industrie ha permesso in poche settimane di raccogliere un discreto numero di adesioni, pur con le difficoltà relative all’organizzazione su ampia scala di un evento di questo genere: «Abbiamo chiesto alle aziende di aprire le loro fabbriche pur avendo ben chiari gli eventuali problemi che possono presentarsi in questi casi in termini di tutela della riservatezza, organizzazione di percorsi adeguati, sicurezza delle persone. Le ringraziamo per lo sforzo che insieme a noi stanno facendo per questa iniziativa, che ha nel senso di appartenenza il suo valore aggiunto e nel fare sistema la sua opportunità».
In Piemonte esistono già progetti che promuovono visite di impresa, ma è la prima volta che queste vengono concentrate in un unico evento e su scala regionale. Le aziende che al momento hanno dato adesione a “Fabbriche Aperte” rappresentano, sia a livello dimensionale e sia dal punto di vista dei settori rappresentati, una fedele istantanea del Piemonte industriale: dall’automotive all’agroalimentare, dall’aerospazio al tessile, dalla chimica all’Ict. Ma si tratta di un elenco ancora provvisorio, considerato che le imprese eventualmente ancora interessate potranno manifestare la propria disponibilità attraverso i contatti presenti sul sito www.piemontefabbricheaperte.it, dove è possibile iniziare a registrarsi per le visite inserendo i propri dati e scegliendo la fabbrica di interesse. Ai cittadini si chiede di provvedere con un po’ di anticipo rispetto alle date dell’evento, considerato che in alcuni siti, per ragioni anche di natura tecnica, gli accessi avranno un numero limitato di partecipanti e in certi casi solamente per uno dei due giorni programmati.
Affermare l’immagine del Piemonte come luogo della manifattura intelligente, dell’innovazione industriale e del saper fare è l’obiettivo di “Fabbriche Aperte”, l’iniziativa voluta dalla Regione per consentire, il 27 e 28 ottobre prossimi, di visitare le realtà industriali del territorio e cogliere un’opportunità per guardare dal vivo i processi di produzione, le catene di montaggio, le varie fasi della lavorazioni. Al momento le adesioni sono 68. I siti biellesi che hanno aderito all’iniziativa sono i seguenti: Birra Menabrea (Biella), Botalla Formaggi, Incas, Lanificio f.lli Piacenza, Lanificio Ermenegildo Zegna & Figli, Lauretana, Pella Sportswear, Successori Reda,
«In Piemonte – ha commentato il presidente Sergio Chiamparino presentando la due giorni con l’assessora alle Attività produttive, Giuseppina De Santis – bisogna accrescere il senso di consapevolezza dei cittadini sulle capacità manifatturiere di cui disponiamo. Le nostre ‘mani intelligenti’ sono già pronte alle sfide del futuro, e non a caso il Piemonte ha il ruolo di referente e coordinatore sui temi della fabbrica 4.0 a livello di Conferenza delle Regioni. E proprio in Piemonte è stata avviata la prima piattaforma tecnologica sul tema, che attuava in notevole anticipo i temi di specializzazione della strategia nazionale».
L’assessora De Santis si è soffermata sul fatto che la collaborazione avviata con le associazioni di categoria e le singole industrie ha permesso in poche settimane di raccogliere un discreto numero di adesioni, pur con le difficoltà relative all’organizzazione su ampia scala di un evento di questo genere: «Abbiamo chiesto alle aziende di aprire le loro fabbriche pur avendo ben chiari gli eventuali problemi che possono presentarsi in questi casi in termini di tutela della riservatezza, organizzazione di percorsi adeguati, sicurezza delle persone. Le ringraziamo per lo sforzo che insieme a noi stanno facendo per questa iniziativa, che ha nel senso di appartenenza il suo valore aggiunto e nel fare sistema la sua opportunità».
In Piemonte esistono già progetti che promuovono visite di impresa, ma è la prima volta che queste vengono concentrate in un unico evento e su scala regionale. Le aziende che al momento hanno dato adesione a “Fabbriche Aperte” rappresentano, sia a livello dimensionale e sia dal punto di vista dei settori rappresentati, una fedele istantanea del Piemonte industriale: dall’automotive all’agroalimentare, dall’aerospazio al tessile, dalla chimica all’Ict. Ma si tratta di un elenco ancora provvisorio, considerato che le imprese eventualmente ancora interessate potranno manifestare la propria disponibilità attraverso i contatti presenti sul sito www.piemontefabbricheaperte.it, dove è possibile iniziare a registrarsi per le visite inserendo i propri dati e scegliendo la fabbrica di interesse. Ai cittadini si chiede di provvedere con un po’ di anticipo rispetto alle date dell’evento, considerato che in alcuni siti, per ragioni anche di natura tecnica, gli accessi avranno un numero limitato di partecipanti e in certi casi solamente per uno dei due giorni programmati.
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