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Arte al Centro, grande attesa per l’inaugurazione

Nuovi spazi, nuove mostre, talk, performance. Torna l’appuntamento annuale di Fondazione Pistoletto Cittadellarte

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Arte al Centro

Arte al Centro, appuntamento annuale di Fondazione Pistoletto Cittadellarte, giunge alla sua 27ª edizione e rinnova il dialogo tra arte, cultura e società.

Arte al Centro, sabato 28 giugno l’inaugurazione della rassegna e di una nuova sede espositiva

L’edizione 2025 rappresenta un nuovo slancio per la riflessione sul ruolo dell’arte nella costruzione di un futuro più giusto e sostenibile, in sintonia con la vocazione di Cittadellarte come laboratorio per la trasformazione responsabile. Non solo, affronta temi cruciali e urgenti della contemporaneità: la costruzione della pace come scelta consapevole, l’arte come spazio di incontro tra polarità e la necessità di reinventare il modo in cui le comunità si organizzano per governare il proprio presente.

Cuore della giornata sarà l’inaugurazione di una nuova sede espositiva dedicata alla comunità, al territorio e alle esperienze di governo partecipato, che si apre al confronto e alla sperimentazione: il Palazzo del Buongoverno.  Al suo interno, al 2° piano, prenderà vita la nuova sede di Biella Città Arcipelago, luogo in cui si presenterà Lo Statodellarte, una forma civico-politica innovativa fondata sull’Arte della Demopraxia che unisce la libertà dell’arte alla responsabilità condivisa, e la sua Costituzione. Gli altri due piani del nuovo spazio saranno invece dedicati a due esposizioni inedite di Cittadellarte con opere di Michelangelo Pistoletto: “Unity of Religions – Responsibility of Art, for a preventive peace” e “Unity of Sports for Preventive Peace”, rispettivamente dedicate al tema della spiritualità e dello sport. Verrà poi inaugurata “Mirror of Eternity”, una nuova installazione di Michelangelo Pistoletto che andrà ad ampliare l’esposizione permanente della Fondazione.

Nelle altre sale espositive di Cittadellarte il percorso si arricchirà con la mostra “Ecosystems as Living Communities” di Despina Charitonidi e Davide Tagliabue (in arte Metrocubo), le cui opere sono state realizzate all’interno del programma internazionale di residenze di Cittadellarte UNIDEE Residency Programs, che promuove l’arte come strumento di impegno civile e trasformazione sociale, in collaborazione con UniCredit Group.
Anche l’Accademia Unidee parteciperà ad Arte al Centro presentando negli spazi dell’Universario della Fondazione la mostra “Not too hard to listen”, realizzata dagli studenti del corso triennale di Arte Pubblica, e quattro progetti degli studenti del corso triennale di Moda Sostenibile che rappresentano l’esito della visione strategica del corso, ovvero mettere la sostenibilità al centro di ogni disciplina e riscoprire il legame inscindibile fra arte e moda.
Nell’arco della giornata, dalle 10.30 alle 23:00, tutte le mostre saranno aperte al pubblico, con visite guidate previste ogni ora.

Alle 18 l’Opening ufficiale del Palazzo del Buongoverno e delle nuove mostre

arte al centro

Rendering nuovo spazio Arcipelago – Palazzo del Buongoverno Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Biella (Foto Enrico Amici)

Alle 18 il momento clou della giornata: l’opening ufficiale del Palazzo del Buongoverno e delle nuove mostre, seguito dalla presentazione al pubblico della 27ª edizione della rassegna. A seguire verrà assegnato il Minimum Prize 2025, il riconoscimento che Cittadellarte conferisce a progetti, persone o organizzazioni che incarnano il massimo impatto positivo con il minimo di risorse, celebrando la creatività responsabile e la capacità di generare valore per la collettività.

Naldini: “Il 28 celebriamo la nascita dello Statodellarte

“L’epoca rinascimentale ha dato prospettiva alla Ragione e all’Industria secondo un modello lineare che immaginava un punto di fuga infinito – spiega Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte -. Si è prodotto uno stupefacente progresso, ma anche una collisione col Pianeta e la nostra sopravvivenza. A Cittadellarte questa prospettiva è stata riforgiata e curvata su se stessa per assumere andamento circolare. L’intera società, in ogni espressione culturale e geografica che conosciamo, viene assunta da questa curvatura fino ad assumere forma circolare nella sua stessa struttura costitutiva: la scopriamo non più, infatti, costruita sull’individuo monade, ma sulle comunità di pratica, gruppi di persone riunite dall’attività che intendono svolgere nel qui e ora, nella concretezza della vita quotidiana. Questa nuova prospettiva segna la nascita dello Statodellarte. A Cittadellarte, Biella, il 28 giugno celebriamo la sua nascita”.

Palazzo del Buongoverno

Arte al Centro

Rendering nuovo spazio Arcipelago – Palazzo del Buongoverno (Foto Pierluigi Di Pietro)

A sette secoli dagli affreschi di Ambrogio Lorenzetti sugli effetti del buon governo, Cittadellarte inaugura a Biella un nuovo spazio espositivo dedicato alla comunità: il Palazzo del Buongoverno. Frutto di oltre trent’anni di impegno di Cittadellarte per promuovere l’arte e la cultura come strumenti di trasformazione sociale, il nuovo centro nasce per stimolare riflessioni, sperimentazioni e collaborazioni tra istituzioni, organizzazioni e cittadini, in un’ottica di sviluppo sostenibile e innovazione civica. Il Palazzo è un organo attivo dello Statodellarte presentato anche alla Biennale di Architettura di Venezia 2025 come un Canone o best practice. In questo spirito, il Palazzo del Buongoverno si configura per i cittadini del Biellese come bene comune, materiale e immateriale, al servizio del futuro del territorio.
Il palazzo ospiterà le seguenti mostre e attività:

Biella Città Arcipelago

A cura di Cittadellarte, Exhibition Design by Guardini Ciuffreda Studio

Arcipelago, proseguimento e sviluppo del laboratorio territoriale innovativo che unisce arte, partecipazione civica e pianificazione collaborativa nato nel 2019, trova all’interno del Palazzo del Buongoverno nuova casa. Il progetto, frutto di un’Alleanza tra numerose organizzazioni locali, dà forma a un’Opera Demopratica: un sistema di co-creazione aperto e partecipato che promuove lo sviluppo sostenibile del territorio, con il supporto delle istituzioni pubbliche. Al centro dell’iniziativa vi sono sei “isole tematiche” (Comunità Educante, Mobilità e Accessibilità, Paesaggi della Lana, Vivere e Lavorare in Montagna, Salute e Benessere, Cibo Agricoltura e Accoglienza) ciascuna impegnata a generare contenuti e azioni per il cambiamento. I protagonisti dell’Arcipelago si riconoscono nel territorio, lo curano, lo gestiscono e promuovono una cultura della Pace Preventiva, intesa come pratica consapevole e relazionale. Biella Città Arcipelago è un invito ad agire insieme per un futuro più equo, umano e condiviso.

L’Opera Demopratica Biella è una delle 10 Opere in attività nel 2025, insieme a L’Avana (la prima, avviata nel 2015 e da allora ogni anno rinnovata); Ginevra (2023 e 2024); Roma (2019 e 2025); Villa Manin/Gorizia/Nova Goriza (2024 e 2025); L’Aquila (2025); Busto Arsizio (2025); Seoul (2025), Londra-Liverpool-Edinburgh (2025), Brnec (2025).

Lo Spazio Arcipelago prende vita all’interno del Palazzo del Buongoverno come un organismo vivente, in continua trasformazione. Non un contenitore statico, ma una struttura porosa, mutevole, capace di adattarsi e rispondere alle molteplici funzioni e visioni che questo luogo accoglie: esposizioni, incontri, momenti di confronto e co-progettazione.

Lo Statodellarte

arte al centro

Il Quadro dello Statodellarte, Biella, giugno 2025

Lo Statodellarte si propone come una nuova dimensione dell’organizzazione umana, un vero e proprio Stato in cui la libertà dell’arte è protagonista. Fondato sulla Formula della Creazione – principio ispirativo del Terzo Paradiso – e sull’Arte della Demopraxia invita a superare il dualismo conflittuale, trasformando le opposizioni in equilibrio armonico e pacifico. Nasce dall’urgenza di dare forma a un sistema collettivo che affronti le crisi e le disuguaglianze della contemporaneità con un’energia creativa e condivisa. La Costituzione dello Statodellarte, presentata a Biella da Cittadellarte, si fonda sulla consapevolezza che la pace è una creazione continua, frutto della responsabilità e della relazione tra le persone e tra natura e artificio. È un’opera collettiva in evoluzione, che invita chi partecipa a comunità di pratica a diventare parte attiva di un governo realmente partecipato, superando i limiti della rappresentanza formale. Con questo gesto, Cittadellarte affida all’arte e alle comunità la possibilità di rigenerare il presente e il futuro.

“Unity of Religions – Responsibility of Art, for a Preventive Peace”

Una mostra a cura di Cittadellarte con opere di Michelangelo Pistoletto
(28 giugno 2025 – 31 dicembre 2025)

A 25 anni dall’inaugurazione del “Lieu de recuillement et prière” all’Istituto Oncologico Paoli-Calmettes di Marsiglia – primo spazio a riunire le maggiori religioni – Michelangelo Pistoletto realizza nel 2025 la Tavola Interreligiosa della Pace Preventiva, sottoscritta da autorità eminenti di diverse confessioni che si sono incontrate per sviluppare nuove forme di dialogo interreligioso attraverso l’arte.

U.R. – R.A. (Unity of Religions – Responsibility of Art) è insieme mostra e sede del progetto: il luogo dove si svolgono incontri e riunioni dedicate al dialogo tra le fedi attraverso il linguaggio artistico. L’esposizione presenta il percorso pluridecennale di Pistoletto legato alla spiritualità, utilizzando simboli e linguaggi concordati con tutte le religioni partecipanti.

Il percorso espositivo si articola attraverso opere emblematiche: Spazio Libero, una gabbia che stimola riflessioni su libertà e confini; il Metrocubo d’infinito del 1966, circondato dal testo della Tavola Interreligiosa; immagini dell’installazione del Terzo Paradiso di Abu Dhabi. Al centro dell’esposizione, un Terzo Paradiso particolare: un tappeto dalla forma del segno dell’infinito con un terzo cerchio centrale, sul quale sono riportati i simboli di tutte le religioni esistenti.

L’esposizione incarna fisicamente il progetto U.R. – R.A. e la sua missione di dialogo interreligioso attraverso l’arte, configurandosi come modello replicabile in altre occasioni espositive.

“Unity of Sports for Preventive Peace”

Una mostra a cura di Cittadellarte con opere di Michelangelo Pistoletto
(28 giugno 2025 – 31 dicembre 2025)

“La competizione è inevitabile sia nella natura che nella società. Nella guerra la vittoria porta all’eliminazione e morte dell’avversario. Nello sport la vittoria necessita della competizione duale ma porta alla pace e alla salvezza di entrambi i contendenti. Ogni partecipante al gioco sportivo dà il massimo di sé, il massimo della propria forza, della propria intelligenza e astuzia. Questo avviene da entrambe le parti. Alla fine la vittoria è un apporto al progresso sportivo e sociale che accomuna i contendenti. Nello sport i sistemi di guerra vengono usati per la pace. Nel campo da “gioco della pace”, la creazione di ogni individuo compete con quella di ogni altro individuo rispettando leggi e regole che producono un equilibrio dinamico e un’armonia costante tra le persone e i popoli della Terra.” – Michelangelo Pistoletto

Michelangelo Pistoletto concepisce lo sport come uno degli strumenti fondamentali che la nostra società ha a disposizione per promuovere la Pace Preventiva. Le attività sportive, assumono il compito strategico di attivare nei cittadini comportamenti di cooperazione, rispetto e solidarietà. Questa riflessione si applica a tutti gli sport agonistici, sia quelli di squadra che individuali, dove l’atleta è al centro di un confronto tra i fattori esterni e le proprie abilità tecniche. In questi contesti, l’atleta deve adattare la prestazione sportiva alle specificità del contesto ambientale.

Lo sport segna un’evoluzione del comportamento umano nel passaggio da una condizione in cui la conflittualità tra le diverse fazioni si risolveva attraverso la guerra, ad un’altra, nella quale il conflitto bellico era mitigato da quello agonistico. Questo meccanismo di contenimento del conflitto, efficace a livello sportivo, offre un modello potenzialmente esportabile alla società nel suo complesso, dimostrando come la regolamentazione, il rispetto delle norme e la condivisione di valori comuni possano trasformare una potenziale guerra in una competizione costruttiva di pace costante, imperitura, inesauribile.

Il campo da gioco diventa un palcoscenico rituale dove si esibisce l’umanità nella sua totalità, con le sue virtù e i suoi difetti. La mostra che inaugura ad Arte al centro contiene una serie di opere realizzate appositamente da Michelangelo Pistoletto sul tema dello sport.

“Ecosystems as Living Communities”

Una mostra sulle relazioni tra arte, territorio ed ecosistemi non umani a cura di UNIDEE Residency Programs in collaborazione con UniCredit Group.
(28 giugno 2025 – 2 novembre 2025)
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Despina Charitonidi e Davide Tagliabue, UNIDEE Residency Programs in collaborazione con UniCredit Group.
Foto Andrea Segliani

La mostra presenta le opere degli artisti Despina Charitonidi e Davide Tagliabue, realizzate nell’ambito delle residenze Ecosystems as Living Communities prodotte da UNIDEE Residency Programs di Fondazione Pistoletto Cittadellarte in collaborazione con UniCredit Group, che entrano a far parte della prestigiosa UniCredit Art Collection. Le opere sono il frutto di due mesi di ricerca e produzione presso Cittadellarte, in stretta relazione con il territorio biellese, il suo tessuto culturale e sociale, e il network locale e internazionale costruito nel corso di oltre venticinque anni attraverso progetti come UNIDEE, Let Eat Bi e Biella Città Arcipelago. Queste residenze, denominate “connettive”, favoriscono l’incontro tra pratiche artistiche e comunità locali, generando scambi e collaborazioni tra saperi, conoscenze, e discipline eterogenee. La mostra realizzata in dialogo con la curatrice Lucia Giardino in occasione di Arte al Centro, presenta non solo le opere realizzate dagli artisti, ma anche materiali di ricerca e testimonianze del processo creativo, offrendo al pubblico uno sguardo approfondito sul percorso che ha portato alla loro realizzazione. Il lavoro di Despina Charitonidi esplora gli ambienti oceanici e le forme di comunicazione tra mammiferi marini, minacciati dall’inquinamento sonoro e dal traffico navale. Ispirandosi ai fossili marini presenti nel territorio piemontese — memoria dell’antico mare che ricopriva la zona — l’artista realizza una serie di sculture cave in ceramica che vengono attivate come strumenti acustici, capaci di emettere fischi. L’opera riflette sul suono come linguaggio universale, ponte tra esseri umani e non umani. Davide Tagliabue, invece, indaga la storia e il ciclo produttivo dell’allevamento di polli, lavorando con materiali organici di scarto come gusci d’uovo e ossa carbonizzate. Grazie al coinvolgimento di cittadini, aziende e ristoratori locali, realizza un’opera in bioceramica dalla forma zoomorfa, ispirata a reliquie e oggetti rituali. Il suo lavoro invita a riflettere sulla oggettificazione dell’animale nell’industria, sulla rimozione simbolica del sacrificio e sul potenziale trasformativo degli scarti organici come forme di memoria e risignificazione.

Impresadellarte

L’Impresadellarte è l’espressione demopratica che lo Statodellarte porta nel mondo delle imprese. Parte dal riconoscimento, fondamento della Demopraxia, che ogni impresa è una comunità di pratica, un micro-governo dove le decisioni quotidiane hanno valore pubblico e incidono sul bene comune. Con la Demopraxia – che sostituisce il potere (kratos) con la pratica (praxis) – si invita a guardare alle imprese come luoghi di partecipazione alla grande opera della società umana, in cui il lavoro diventa anche forma di governo e responsabilità collettiva. L’Impresadellarte raggiunge il proprio ruolo di soggetto attuatore dello Statodellarte attraverso i due passaggi fondamentali definiti nel Manifesto dell’Arte della Demopraxia: il primo è l’acquisizione della coscienza di governo, cioè che le decisioni assunte nella quotidiana gestione dell’impresa da parte di tutti i soggetti che ne fanno parte, costituiscono esercizio di potere di creare regole di comportamento e di dare esecuzione alle stesse. Il secondo passaggio è l’interconnessione con altre comunità di pratica così da costituire sistemi di intelligenza collettiva coordinata. Entrambi questi passaggi richiedono diversi strumenti e azioni che Cittadellarte ha messo a punto e offre, accompagnando le imprese che aderiscono a questa chiamata in un percorso strutturato e finalizzato a obiettivi misurabili e coerenti. L’Impresadellarte riconosce la dimensione pubblica di ogni attività privata che assuma come orientamento strategico una visione allargata di responsabilità, trasformandola in un’opportunità di crescita condivisa e sostenibile. Così, le imprese diventano soggetti attivi nella costruzione di un sistema sociale più equilibrato, dove la creatività dell’arte incontra la concretezza del fare quotidiano. Sabato 28 in occasione di Arte Al Centro un selezionato gruppo di Imprese che condividono i valori  fondanti di Cittadellarte verranno invitate a far parte di Impresadellarte attraverso un incontro dedicato.

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