Economia
Vola l’export dei prodotti biellesi
Cresce l’export biellese. Nei primi nove mesi del 2014 il valore delle esportazioni biellesi ha raggiunto quota 1.176,6 milioni di euro, registrando un incremento pari al +3,6% rispetto allo stesso periodo del 2013. L’aumento dell’export biellese nel periodo gennaio-settembre 2014 risulta superiore sia rispetto alla media nazionale (+1,4%) che a quella piemontese (+3,3%).
Lo comunica la Camera di Commercio di Biella, il cui presidente, Andrea Fortolan commenta: «Biella conferma la sua forte vocazione all’export, sia verso l’Europa sia verso il resto del mondo. E accanto ai prodotti tessili si vanno affermando, seppur con valori inferiori, produzioni nuove, come quelle agricole e alimentari. Siamo sempre più convinti che la strada da percorrere per rilanciare il Biellese debba passare attraverso l’internazionalizzazione, strategia che sempre più imprese concepiscono come vera e propria necessità per conquistare nuove quote di mercato”.
Cresce l’export biellese. Nei primi nove mesi del 2014 il valore delle esportazioni biellesi ha raggiunto quota 1.176,6 milioni di euro, registrando un incremento pari al +3,6% rispetto allo stesso periodo del 2013. L’aumento dell’export biellese nel periodo gennaio-settembre 2014 risulta superiore sia rispetto alla media nazionale (+1,4%) che a quella piemontese (+3,3%).
Lo comunica la Camera di Commercio di Biella, il cui presidente, Andrea Fortolan commenta: «Biella conferma la sua forte vocazione all’export, sia verso l’Europa sia verso il resto del mondo. E accanto ai prodotti tessili si vanno affermando, seppur con valori inferiori, produzioni nuove, come quelle agricole e alimentari. Siamo sempre più convinti che la strada da percorrere per rilanciare il Biellese debba passare attraverso l’internazionalizzazione, strategia che sempre più imprese concepiscono come vera e propria necessità per conquistare nuove quote di mercato”.
Complessivamente, il risultato delle vendite all’estero è dovuto alle variazioni positive rilevate soprattutto dai macro-settori delle attività manifatturiere (+3,6%) e dell’agricoltura, silvicoltura e pesca (+11,8%). Risultano, invece, in decremento gli altri prodotti (-5,0%).
All’interno delle attività manifatturiere i prodotti tessili e, in particolare, gli alimentari registrano un incremento, pari, rispettivamente, al +5,7% e al +65,5%; mentre risulta pressoché stabile l’export degli articoli di abbigliamento – anche in pelle e pelliccia (+0,1%), delle altre attività manifatturiere (-0,4%) e della meccanica (-0,2%). Scendendo ulteriormente nel dettaglio dei prodotti tessili, si rileva un andamento positivo di tutti i comparti: risulta, infatti, positiva la performance realizzata dai tessuti (+5,1%), dai filati di fibre tessili (+4,2%) e dagli altri prodotti tessili (+9,7%).
Per quanto concerne i mercati di sbocco delle merci biellesi, il bacino dell’UE 28 si conferma la destinazione principale delle esportazioni biellesi, attirando il 57,2% delle vendite all’estero. Si rivelano positive le esportazioni verso la Germania (+2,8%), il Regno Unito (+0,7%), la Romania (+18,1%), la Bulgaria (+23.2%), il Portogallo (+36,7%) e la Polonia (+6,5%), mentre sono in diminuzione le vendite all’estero verso gli altri principali partner commerciali europei, tra cui si segnala il calo pari al -8,6% registrato dalla Francia (secondo mercato di destinazione delle merci biellesi). In totale, l’export biellese diretto verso i paesi dell’area comunitaria ha rilevato una variazione positiva pari a +4,6%.
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