Economia
Interesse straniero per l’Italia, è questo il momento migliore per investire?
Nelle ultime settimane è stato pubblicato il nuovo rapporto di Aibe-Censis per i 2021, progetto che ha come obiettivo quello di individuare l’opinione e la percezione del mercato italiano da parte degli investitori esteri
Nelle ultime settimane è stato pubblicato il nuovo rapporto di Aibe-Censis per i 2021, progetto che ha come obiettivo quello di individuare l’opinione e la percezione del mercato italiano da parte degli investitori esteri. Aibe-Censis prende in considerazione tutti i fattori politici, sociali ed economici della nazione per creare una proiezione della ripresa economica e dell’attrattività del Bel Paese verso i fondi di investimento internazionale.
I risultati dell’Aibe-Censis
Il resoconto mostra chiaramente come il sentimento estero verso l’Italia sia altamente positivo, fattore fondamentale che conferma il nostro paese come desiderabile dagli investitori del mondo.
Per ottenere i dati alla base del rapporto, Aibe-Censis ha raccolto le idee di fondi di investimento, corporazioni multinazionali e società finanziarie interrogandoli su temi quali possibili riforme politiche dedicate allo sviluppo economico del paese, possibili investimenti in Italia nei prossimi anni e le incognite globali che potrebbero mettere a repentaglio la crescita del PIL.
Questi risultati fanno ben sperare per il futuro e sono un ottimo segnale per gli italiani che desiderano iniziare ad investire sia sulle aziende della nostra penisola che su quelle estere, dato che entrambe potrebbero fornire percentuali di ritorno elevate legate al successo dei futuri investimenti in Italia. La fine del 2021 e l’inizio del 2022 si prospettano come il momento ideale per utilizzare parte del tempo libero nelle vacanze natalizie per imparare come investire in azioni in modo da cogliere al balzo l’occasione che si presenterà in Italia nel prossimo biennio.
Cosa aspettarsi dal biennio 2022 – 2024
Sempre dal rapporto Aibe-Censis si possono ricavare le attese per il biennio 2022 -2024. I prossimi anni si prospettano estremamente positivi per la nostra nazione: 69.5% tra fondi e aziende intervistati vede l’Italia come un territorio promettente per nuove acquisizioni e fusioni tra industrie. Il gruppo dei pessimisti raggiunge solo il 3.4%, mentre i partecipanti restanti si aspettano che la crescita continua in modo invariato.
Rimane più alto invece lo scetticismo sui nuovi investimenti, ovvero sulla costruzione di nuove industrie o la riconversione di edifici in utilizzo. In questo caso, la percentuale di partecipanti con opinione positiva raggiunge solamente il 47.5% mentre il 40.7% prevede un andamento futuro più stabile e contenuto.
I settori industriali con il futuro più roseo
Gli investitori e i partecipanti al rapporto di Aibe-Census vedono ancora nella moda italiana il settore più lucrativo ed in crescita per i prossimi anni facendo registrare il 36.4% delle preferenze, numero che sale al 60% quando si considera il valore aggiunto del prestigio che l’Italia ottiene a livello mondiale grazie alla produzione di capi di abbigliamento.
A seguire troviamo il settore del cibo e del design, altre due eccellenze italiane che continua a far registrare crescite importanti sia come redditività che come prestigio internazionale. Ottimo anche il risultato ottenuto dal settore IT (Information Technology), industria ancora non fortemente sviluppata nel nostro paese che però ha fatto registrare un’opinione positiva del 12.7% guadagnandosi uno dei posti più alti nella classifica di Aibe-Censis.
I fattori che spingeranno la crescita economica
Tra le sezioni finali del sondaggio condotto da Aibe-Censis, vengono poste alcune domande con il fine di carpire quali sono secondo gli investitori i maggiori fattori che andranno a modificare l’andamento economico in Italia. Al primo posto per importanza troviamo la rapida messa in atto del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) seguito dalle riforme volte a modificare l’amministrazione pubblica e la giustizia italiana.
Ultimo fattore è quello legato alla stabilità del Governo, incognita che negli ultimi decenni ha contribuito a molti rapidi cambiamenti economici. Di minor rilievo è invece la nascita di collaborazioni aziendali tra pubblico e privati volte alla realizzazione di infrastrutture e alla emissione di licenze di produzione. Chiude la classifica il livello di collaborazione tra Italia e altri paesi Europei, soprattutto Germania e Francia, mentre perdono di importanza le relazioni extra europee come, ad esempio, quelle con la Cina.
Tirando le somme, il rapporto Aibe-Censis presenta un’opportunità per gli investitori italiani che vogliono acquistare azioni di aziende europee ed italiane poiché, molto probabilmente, queste giocheranno un ruoloe fondamentale nella crescita del nostro paese durante il prossimo biennio. Il trimestre che sta per iniziare sarà molto interessante per il mercato azionario europeo oltre ad essere il punto di ingresso perfetto per i nuovi investitori che vogliono contribuire al successo dell’economia italiana.
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