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Economia

Industria biellese, le previsioni per il 2020 sono un disastro

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L’indagine congiunturale realizzata da Unione Industriale Biellese rispetto al primo trimestre del 2020 evidenzia il protrarsi del trend negativo iniziato con il 2019.

Il saldo ottimisti/pessimisti sulla produzione industriale è -14,2% (il trimestre precedente era -14,7).

Il saldo ottimisti/pessimisti sull’occupazione è -7,9% (trimestre precedente: -5,2).

Il saldo ottimisti/pessimisti sugli ordini totali è -15% (trimestre precedente: -23,4).

Il saldo ottimisti/pessimisti sugli ordini dall’estero -9,6% (trimestre precedente: -15,3).

A commentare l’indagine è Marilena Bolli, nella foto, vice presidente con delega all’Economia di Impresa: “Da troppo tempo, ormai, le prospettive degli imprenditori risentono dell’incertezza e della mancanza di uno scenario di medio periodo che sia stabile. Senza certezze, gli investimenti risultano inevitabilmente frenati e i progetti di più ampio respiro, spesso, vengono rimandati. Gli scenari nazionali e internazionali sono sempre più complessi e in continua trasformazione. Detto questo, le imprese biellesi non si fermano. Il tessile, alla prova delle prossime fiere internazionali, avrà un’importante vetrina e, in generale, il tessuto imprenditoriale locale si conferma come resiliente e pronto alla sfida con i competitor internazionali, forte dei suoi tratti distintivi: sostenibilità, innovazione, tradizione. In generale, per il 2020 le imprese attendono una strategia di riforme strutturali in grado di innalzare il potenziale di crescita dell’economia, che passi dall’inclusione dei giovani nel mondo del lavoro e dall’innovazione, rafforzando il Piano 4.0 soprattutto nell’ottica della sostenibilità”.

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