Economia
A Biella le case… te le tirano dietro
Crolla anche a Biella il prezzo delle case. Secondo l’ultima stima Istat il valore degli immobili, nel 2013, è sceso del 5,6%, il doppio rispetto all’anno prima, in cui il calo fu del 2,8%. Il nuovo ribasso è dovuto ad una diminuzione delle quotazioni delle abitazioni già esistenti (-7,1%) e di quelle nuove (-2,4%). Secondo l’istituto la crisi si è manifestata in seguito ad una flessione del 9,2% nelle compravendite.
Crolla anche a Biella il prezzo delle case. Secondo l’ultima stima Istat il valore degli immobili, nel 2013, è sceso del 5,6%, il doppio rispetto all’anno prima, in cui il calo fu del 2,8%. Il nuovo ribasso è dovuto ad una diminuzione delle quotazioni delle abitazioni già esistenti (-7,1%) e di quelle nuove (-2,4%). Secondo l’istituto la crisi si è manifestata in seguito ad una flessione del 9,2% nelle compravendite. Questo implica molte occasioni per chi è in cerca di una dimora e, al contrario, una svalutazione per chi possiede l’immobile.
Al momento, nella provincia di Biella, le abitazioni che in media costano di più sono situate nei comuni di Salussola, Verrone, Sandigliano e Occhieppo Superiore con prezzi che vanno dai 1.100 ai 1.200 €/mq. Ad un gradino più in basso troviamo Biella e Ponderano (dai 1.000 ai 1.100 €/mq). L’ultima posizione è occupata dai comuni di Mongrando, Borriana, Sagliano, Valle Mosso, Trivero e Masserano dove i prezzi si aggirano dai 300 ai 500 €/mq. Per quanto riguarda gli immobili residenziali in affitto si va dai 6,06 €/mq mensili del marzo 2012 ai 5,68 €/mq del marzo 2013 e si finisce ai 5,41 €/mq mensili del marzo di quest’anno allontanandosi sempre di più dal picco di agosto 2012 (6,74 €/mq). Dal marzo del 2013 nella nostra provincia si riscontra una diminuzione del 4,68%.
«Il valore delle case è calato dal 10 al 20% – queste sono le parole di Franco Busoni, presidente della Fiaip – e si arriva persino in casi in cui la diminuzione è del 30%, soprattutto se si parla di abitazioni molto vecchie risalenti agli anni ’30 e ’40».
Secondo Busoni però, in controtendenza con l’andamento generale, Biella resiste: «Qualche avvisaglia di ripresa si vede. Non si può proprio parlare di ripresa, ma di un timido interesse da parte delle persone che si affacciano sul mercato immobiliare. Uno dei motivi – conclude – pare essere quello dettato dalle banche. Ovviamente con la dovuta burocrazia quest’ultime stanno iniziando ad elargire mutui ed il mercato immobiliare ne starebbe traendo un piccolo vantaggio. I fattori che stanno frenando il mercato sono l’instabilità politica e le leggi che vengono continuamente ritrattate». A Biella si intravede quindi un debole spiraglio di luce, non ci resta che dirigerci in quella direzione.
Mario Monteleone
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