Seguici su

Cronaca

Vuole suicidarsi, salva per un caso

Pubblicato

il

Stava per lasciarsi cadere dal ponte, ma le braccia di un uomo l’hanno bloccata e tratta in salvo prima che fosse troppo tardi. A fare la differenza tra la vita e la morte spesso è il destino, altre volte l’azione dell’uomo. L’altra mattina entrambi i fattori hanno avuto un ruolo fondamentale nell’evitare che si consumasse una tragedia sul ponte di Chiavazza.

Stava per lasciarsi cadere dal ponte, ma le braccia di un uomo l’hanno bloccata e tratta in salvo prima che fosse troppo tardi. A fare la differenza tra la vita e la morte spesso è il destino, altre volte l’azione dell’uomo. Ieri mattina entrambi i fattori hanno avuto un ruolo fondamentale nell’evitare che si consumasse una tragedia sul ponte di Chiavazza.

Una donna aveva già praticamente scavalcato il parapetto, intenzionata a farla finita, ma la prontezza di riflessi di due poliziotti le ha impedito di portare a termine l’insano proposito.
Le lancette avevano da poco segnato il mezzogiorno, l’agente Giovanni Fumarola e l’agente scelto Giuseppe Tedesco stavano attraversando il viadotto durante un servizio di pattugliamento di routine. La donna, una 36enne biellese, non è passata inosservata. L’equipaggio della volante, notandola, ha subito compreso la gravità della situazione e non ha perso un istante. Accostata l’auto a bordo strada, i due poliziotti si sono precipitati da lei.
Con una gamba, come detto, la donna aveva già scavalcato la barriera, ma Giuseppe Tedesco è stato più veloce di lei. L’ha letteralmente abbracciata per poi aiutarla a tornare sul marciapiede.
Scattato l’allarme, pochi minuti dopo è arrivata un’altra volante di rinforzo, oltre all’ambulanza del 118, come previsto dal protocollo in questi casi.
Dopo averla tratta in salvo i due poliziotti biellesi hanno tranquillizzato la donna prima di affidarla alle cure dei sanitari.

La difficile situazione si è dunque conclusa nel migliore dei modi, grazie al tempismo di un poliziotto di 29 anni, Giuseppe Tedesco. L’uomo, conosciuto nel Biellese anche per la passione per la palla ovale (indossa la divisa gialloverde del Biella Rugby) è originario di Benevento ed è arrivato in città per lavoro nel 2010. A consentire a lui e al collega di capire subito la gravità della situazione è stato anche un altro dettaglio: purtroppo in passato la 36enne aveva già tentato di portare a compimento gesti anticonservativi e, vedendola, i due agenti l’hanno riconosciuta nell’immediatezza dei fatti. Fortunatamente oggi stiamo parlando della bravura di due poliziotti anziché dell’ennesima tragedia. L’intensa mattinata della donna, infatti, si è conclusa con un pianto liberatorio tra le braccia del poliziotto che l’aveva appena salvata. Il miglior lieto fine possibile.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook