Cronaca
“Vorrei ringraziare i soliti elementi che non rispettano i sacrifici e il lavoro degli altri”
Il comportamento di pochi ha rovinato il divertimento di molti. Ma non è l’unica conseguenza spiacevole della rissa avvenuta ieri notte ad Andorno. La titolare del locale, che non sapendo più cosa fare per porre fine alla lite aveva chiamato il 112, ha poi dovuto porre fine all’evento. Era solo l’1,30, in teoria la festa al Groovy si sarebbe dovuta concludere alle 4. Un danno economico, dunque, oltre che una delusione per chi aveva investito energie e tempo nella sua organizzazione.
Il comportamento di pochi ha rovinato il divertimento di molti. Ma non è l’unica conseguenza spiacevole della rissa avvenuta ieri notte ad Andorno. La titolare del locale, che esasperata aveva chiamato il 112, ha poi dovuto porre fine all’evento. Era solo l’1,30, in teoria la festa al Groovy si sarebbe dovuta concludere alle 4. Un danno economico, dunque, oltre che una delusione per chi aveva investito energie e tempo nella sua organizzazione.
La giovane donna, Ambra, ha esternato la propria frustrazione in uno sfogo pubblicato sulla pagina Facebook del locale.
“Vorrei ringraziare ancora una volta i soliti elementi, che non capiscono quanto lavoro ci sia per organizzare una festa, che non capiscono quanti sacrifici bisogna fare, che non rispettano MAI il luogo di lavoro delle altre persone. Il Groovy nasce dall’idea di creare un locale dove NESSUNO dovrebbe sentirsi a disagio o fuori luogo, dove tutti valgono uguale, dove ci si unisce tutti quanti per passare belle serate spensierate. Chi arriva con l’intento di disturbare l’armonia che sto cercando di creare da un anno e mezzo a questa parte, verrà gentilmente accompagnato all’uscita. Per l’ennesima volta ho cercato di pensare che tutto potesse andare bene, nonostante la presenza di certe persone, ma dalla prossima volta ci sarà selezione all’ingresso per poter garantire a chi si vuole divertire serenità, spensieratezza e sicurezza. Mi scuso io per il disagio creato a chi stava facendo festa tranquillo”.
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