Cronaca
Una mamma restituisce i cappelli rubati agli gnomi
Finale a lieto fine per gli gnomi della lana “derubati”: sabato mattina hanno ritrovato i loro cappelli.
Finale a lieto fine per gli gnomi della lana “derubati”: sabato mattina hanno ritrovato i loro cappelli.
Sono stati restituiti i berretti rossi sottratti agli addobbi natalizi esposti all’esterno del negozio Boglietti 2. A raccontarlo è Christian Coda, il commerciante che alcuni giorni fa ci aveva segnalato l’insolita e deprecabile moda esplosa nelle settimane che precedono le feste: «Sabato alle 9 si è presentata la mamma di una delle tre ragazze filmate dalle nostre telecamere – spiega -. Era dispiaciuta e imbarazzata per quanto successo e ci ha restituito i tre berretti presi dalla figlia e dalle sue amiche».
La donna aveva notato lo strano cappello rosso il giorno precedente, ma la figlia le aveva detto di averlo ricevuto in dono: “Li regalavano in via Italia”.
Una bugia che ha retto fino a quando la madre, il giorno successivo, ha aperto il giornale. Ha visto la foto e, nonostante il volto fosse stato “coperto” affinché non fosse identificabile, ha riconosciuto la figlia dagli abiti che indossava. Così è venuta a galla tutta la verità, confermata anche da una foto postata su Facebook.
«A quel punto – racconta ancora Coda – ha intimato alla figlia di telefonare alle sue amiche e farsi restituire anche gli altri berretti ed è venuta a consegnarceli».
Tutto bene quel che finisce bene, dunque. Anche perché, essendo già riusciti a sostituirli, i titolari di Boglietti 2 hanno dato i cappelli ad altri negozi di via Italia i cui gnomi erano stati “spogliati”.
«E’ stata una ragazzata – conclude -, nulla di grave. Ma sono contento che i genitori le abbiano scoperte, almeno magari si prendono un po’ di “strizza” e non ne combinano altre. Speriamo che serva a far passare la voglia anche agli altri adolescenti che si divertono a rubare i berretti».
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