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Cronaca

Una botta in testa e ho perso i sensi

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Il racconto di Romina Ferretti, 42 anni, la titolare della libreria “La Prosivendola” di via La Marmora, a Cossato, che mercoledì mattina è stata protagonista, suo malgrado, di una rapina. Il malvivente le avrebbe sottratto circa cinquecento euro, ma il denaro è poca cosa rispetto agli attimi di tensione vissuti dalla donna.

“Mi ha dato una gran botta in testa e ho perso i sensi. Eppure sembrava una persona normale”. Inizia così il racconto di Romina Ferretti, 42 anni, la titolare della libreria “La Prosivendola” di via La Marmora, a Cossato, che mercoledì mattina è stata protagonista, suo malgrado, di una rapina. Il malvivente le avrebbe sottratto circa cinquecento euro, ma il denaro è poca cosa rispetto agli attimi di tensione vissuti dalla donna.

“Mercoledì, considerata la giornata di sole, avevo lasciato aperta la porta del negozio – spiega -. Di questi tempi non immaginavo di subire un furto. Anche noi librai viviamo un momento economicamente difficile. Eppure è entrato questo ragazzo, credevo cercasse un libro, non aveva nulla in mano, invece mi ha chiesto se avevo qualcosa da dargli. Mi sono guardata intorno: ho solo dei libri. Ad ogni modo, avendo capito il senso delle parole, ho detto che se voleva potevo rinunciare al caffé; glielo avrei offerto io. Nel medesimo istante in cui mi sono chinata per prendere le monete dalla borsa, ho sentito un forte colpo alla testa, di cui non conosco la natura, forse era un pugno; neppure i medici hanno capito come sia stato inferto. Da quel momento sono caduta a terra priva di sensi e sono rimasta sul pavimento per un periodo di tempo indeterminato, sino a quando una cliente è entrata in negozio e mi ha soccorsa.

“Nel giro di pochi minuti sono giunti il mio compagno Davide, l’ambulanza e i Carabinieri”. Neppure i gestori del vicino bar si sono accorti di nulla e il ladro ha potuto dileguarsi. “Era un ragazzo sui 25 anni di pelle olivastra, poteva essere originario dei paesi dell’Est. L’ho visto solo per pochi istanti, quindi non so descriverlo bene. Ho trascorso il resto della giornata al pronto soccorso, tremando come una foglia. I medici mi hanno sottoposta a diversi esami e nel frattempo ho cercato di smaltire la tensione. Adesso sono a casa e al più presto conto di riaprire l’attività -conlude-, anche se non nego di avere paura e non ritirerò la denuncia. La gentilezza è stata ripagata con tanto dolore”.

Nel frattempo i carabinieri, grazie alle telecamere poste lungo la strada, avrebbero fermato un ragazzo di nazionalità rumena, i cui spostamenti verranno esaminati con le indagini.

Anna Arietti

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