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Cronaca

Un biellese nel clan che “puntava” il catering del Milan

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La Procura di Milano ha chiesto il rito immediato al termine di un’inchiesta, chiusa in tempi record, nella quale è presente anche un indagato che all’epoca dei fatti viveva nella nostra città.

La Procura di Milano ha chiesto il rito immediato al termine di un’inchiesta, chiusa in tempi record, nella quale è presente anche un indagato che all’epoca dei fatti viveva nella nostra città. Seconda l’accusa, il biellese acquisito apparteneva a un clan, che aveva tra gli obiettivi principali il catering del Milan.

Si tratta di Mattia Cintoli, 35 anni, nato ad Alzano Lombardo, che al momento dell’arresto si trovava ai domiciliari in un’abitazione di Biella. Secondo il capo d’imputazione, la banda radicata a Milano operava attraverso diverse attività illecite tra piazza Prealpi e viale Certosa, realizzava denaro che poi cercava di “reinvestire” in operaziona solo in apparenza legali. Tra queste, l’affere legato alla fornitura del servizio di ristorazione a San Siro.

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