Cronaca
Un anno di duro lavoro dell’Arma, meno reati
L’Arma dei Carabinieri nella Provincia di Biella, ove, ad eccezione del capoluogo, rappresenta l’unico presidio di Polizia, con le sue 18 Stazioni territoriali, 4 forestali, 2 Comandi di Compagnia ed un Comando Gruppo Forestale, ha fatto registrare nel 2017 un bilancio molto positivo, di cui è particolarmente orgoglioso il Comandante Provinciale di Biella in quanto testimonia il forte impegno di tutti Carabinieri ai vari livelli, protesi quotidianamente a seguire attentamente i fenomeni e gli eventi che incidono sulla sicurezza e sull’ordinata civile convivenza.
In particolare l’Arma ha perseguito l’83,5% dei reati verificatisi in tutta la provincia (capoluogo incluso), ove si è registrato un calo significativo dei crimini predatori, quali: furti (- 26% rispetto 2016), rapine (-7% rispetto 2016), estorsioni (-20% rispetto 2016) e truffe (-3%). Queste ultime, ancorché in leggero calo, rappresentano tuttora un obiettivo precipuo per l’Arma, in un territorio in cui il rapporto popolazione/over65enni è uno dei più elevati in Italia e pertanto meta appetibile per truffatori senza scrupoli a cui viene più semplice carpire la buona fede degli anziani.
In questo senso il Comando Provinciale CC di Biella, negli scorsi giorni, ha rilanciato, con la collaborazione delle testate giornalistiche locali, su carta e video, un decalogo di consigli ed accorgimenti da tenere per non cadere nella rete dei cd. “truffatori porta a porta”, cioè di quei malintenzionati che, spacciandosi per appartenenti alle forze di polizia, o ai gestori di pubblica utilità (acqua, luce, gas, ecc..), cercano di fare accesso alle abitazioni degli ignari cittadini per raggirarli e depredarli dei propri beni.
Non solo l’attività preventiva impostata dall’Arma in provincia ha portato ad una oggettiva diminuzione dei reati, ha funzionato anche l’attività repressiva, che ha fatto registrare n. 62 deferimenti in stato di arresto e n. 1547 deferimenti in stato di libertà, circa 80800 controlli fra persone, veicoli e documenti, nel contesto dei 11319servizi di controllo del territorio.
Il reato più grave verificatosi nel biellese riguarda l’omicidio di BELLO Pietro, cl. 1962, residente in Magenta (MI), scoperto dai militari della Compagnia CC di Cossato e della Stazione CC di Valle Mosso, in sinergia con il Nucleo Investigativo di Biella, che il 5 maggio 2017, hanno eseguito il fermo d’indiziato di delitto emesso locale AG nei confronti di ANGILERI Cristian, cl. 1977 residente in Valle Mosso (BI).
Novità del 2017 per l’Arma è stato anche l’incorporamento del Corpo Forestale dello Stato, che ha visto, conseguentemente, aumentare la presenza sul territorio biellese dei Carabinieri, con un Comando di Gruppo a Biella, retto dal Col. Olivieri Maurizio, e 4 Stazioni Forestali, il cui personale continua ad operare nel proprio settore di specialità.
L’Arma dei Carabinieri nella Provincia di Biella, ove, ad eccezione del capoluogo, rappresenta l’unico presidio di Polizia, con le sue 18 Stazioni territoriali, 4 forestali, 2 Comandi di Compagnia ed un Comando Gruppo Forestale, ha fatto registrare nel 2017 un bilancio molto positivo, di cui è particolarmente orgoglioso il Comandante Provinciale di Biella in quanto testimonia il forte impegno di tutti Carabinieri ai vari livelli, protesi quotidianamente a seguire attentamente i fenomeni e gli eventi che incidono sulla sicurezza e sull’ordinata civile convivenza.
In particolare l’Arma ha perseguito l’83,5% dei reati verificatisi in tutta la provincia (capoluogo incluso), ove si è registrato un calo significativo dei crimini predatori, quali: furti (- 26% rispetto 2016), rapine (-7% rispetto 2016), estorsioni (-20% rispetto 2016) e truffe (-3%). Queste ultime, ancorché in leggero calo, rappresentano tuttora un obiettivo precipuo per l’Arma, in un territorio in cui il rapporto popolazione/over65enni è uno dei più elevati in Italia e pertanto meta appetibile per truffatori senza scrupoli a cui viene più semplice carpire la buona fede degli anziani.
In questo senso il Comando Provinciale CC di Biella, negli scorsi giorni, ha rilanciato, con la collaborazione delle testate giornalistiche locali, su carta e video, un decalogo di consigli ed accorgimenti da tenere per non cadere nella rete dei cd. “truffatori porta a porta”, cioè di quei malintenzionati che, spacciandosi per appartenenti alle forze di polizia, o ai gestori di pubblica utilità (acqua, luce, gas, ecc..), cercano di fare accesso alle abitazioni degli ignari cittadini per raggirarli e depredarli dei propri beni.
Non solo l’attività preventiva impostata dall’Arma in provincia ha portato ad una oggettiva diminuzione dei reati, ha funzionato anche l’attività repressiva, che ha fatto registrare n. 62 deferimenti in stato di arresto e n. 1547 deferimenti in stato di libertà, circa 80800 controlli fra persone, veicoli e documenti, nel contesto dei 11319servizi di controllo del territorio.
Il reato più grave verificatosi nel biellese riguarda l’omicidio di BELLO Pietro, cl. 1962, residente in Magenta (MI), scoperto dai militari della Compagnia CC di Cossato e della Stazione CC di Valle Mosso, in sinergia con il Nucleo Investigativo di Biella, che il 5 maggio 2017, hanno eseguito il fermo d’indiziato di delitto emesso locale AG nei confronti di ANGILERI Cristian, cl. 1977 residente in Valle Mosso (BI).
Novità del 2017 per l’Arma è stato anche l’incorporamento del Corpo Forestale dello Stato, che ha visto, conseguentemente, aumentare la presenza sul territorio biellese dei Carabinieri, con un Comando di Gruppo a Biella, retto dal Col. Olivieri Maurizio, e 4 Stazioni Forestali, il cui personale continua ad operare nel proprio settore di specialità.
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